Bocelli prima negazionista del Covid poi “sono stato frainteso”, un medico dell’ospedale di Crema: “Rispetti i morti e la prego: faccia silenzio per molto molto tempo”

Un polverone quello alzato da Andrea Bocelli quando, intervenuto ad un evento organizzato da Vittorio Sgarbi al Senato, ha dichiarato: “Io conosco un sacco di gente, ma non ho mai conosciuto nessuno che sia andato in terapia intensiva, perché questa gravità?”

La risposta dura di Fedez

A quelle parole pronunciate da Andrea Bocelli che hanno creato molta indignazione ha risposto subito Fedez che, pubblicando una sua foto accanto ad un ragazzo appena 18enne ha scritto così: “ Se non conoscete nessuno che sia stato in terapia intensiva e vi permettete di instillare il dubbio che la pandemia sia stata fantascienza vi presento un mio amico che causa Covid ha dovuto subire un trapianto di polmoni a 18 anni. Poi fare silenzio ogni tanto non fa male eh”.

Anche la Lucarelli si è scagliata contro Bocelli facendo anche una battuta poco felice sulla cecità e dicendo “non c’è bisogno conoscere un cieco per sapere che la cecità esiste.”

La risposta ad Andrea Bocelli di un medico di Crema

Un medico dell’ospedale di Crema, Attilio Galmozzi, non ha accettato le parole del cantante e gli ha risposto così: “Dopo aver ascoltato le parole di Bocelli mi sono chiesto dove e come ho vissuto dal 21 febbraio 2020 ad oggi  cosa possiamo aver sbagliato, cosa possiamo aver commesso di così grave da fare assumere al racconto del Covid un tono così inverosimile come lo ha raccontato lui … Ho ripassato tutti quei giorni, ho provato a ripercorrere quell’inferno , rivedere qui volti e riascoltare quelle storie. Di chi può ancora raccontarle e chi non lo può più fare … Bocelli, il peggior nemico della verità è l’ipocrisia. Quell’inferno glielo abbiamo grazie e dio risparmiato. Non l’ha vissuto nemmeno di striscio”.

E poi ha chiuso così: “Non abbia rispetto per noi, perché è impossibile per lei provare un sentimento così  abbia rispetto per le famiglie di quelle decine di migliaia tra morti e infetti. E la prego: faccia silenzio per molto molto tempo”.

In tanti sul web gli si sono rivoltati contro e c’è chi gli ha scritto

: “Bocelli si faccia un giro nelle terapie intensive di Bergamo, Alzano Lombardo, Treviglio”.

C’è anche chi gli ha detto: “Offendere in un sol colpo i morti, le loro famiglie, i medici, gli infermieri, il personale sanitario, i volontari e tutti quelli che hanno vissuto dolore, solitudine e la disperazione. Quanta pochezza”.

E a proposito delle affermazioni di Bocelli che ha detto: “Mi sono sentito umiliato e offeso come cittadino quando mi è stato vietato di uscire di casa devo anche confessare, e lo faccio qui pubblicamente, di aver anche in certi casi disobbedito volontariamente a questo divieto perché non mi sembrava giusto né salutare. Ho una certa età e ho bisogno di sole e di vitamina D”.

C’è chi gli ha risposto che la sua quarantena in una villa con piscina e parco è cosa diversa dalla quarantena del resto degli italiani.

Ma Bocelli provando a chieder scusa ha dichiarato: “Sono stato frainteso, io sono un ottimista per natura e voglio sperare che da qui si voglia e si possa ripartire”.