Cancro, creata nuova proteina potrebbe bloccare la metastasi

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I malati di cancro in Italia sono più di 2 milioni e 800 mila.

Una cifra impressionante per una malattia che è in costante crescita con i casi che sono quasi raddoppiati in dieci anni.

Nel 1993 i pazienti colpiti da neoplasma erano 1 milione e cinquecento mila.

E’ però aumentato il numero di malati che dopo cinque anni sopravvive a questa terribile patologia con il 57% dei pazienti che sono totalmente guariti.

I tumori più comuni sono quelli che colpiscono organi come il seno alle donne, la prostata agli uomini, il colon-retto e i polmoni.

La maggior parte dei pazienti non muore per il tumore originario ma per l’insorgenza nel corpo di metastasi.

Sono molte le ricerche che hanno determinato  significativi passi avanti nella lotta contro il cancro tra questi sembra poter essere di notevole importanza quella terminata dai studiosi dell’ Università di Stanford in California.

Il team di ricercatori californiani ha scoperto una proteina che riesce a bloccare il formarsi delle metastasi.

Lo studio che ha determinato dei risultati che potranno essere importanti nella lotta al cancro è stato reso noto dalla famosa rivista “Nature Chemical Biology”.

Le prove sono state svolte usando come cavie dei topi ai quali è stata iniettata la super proteina creata in laboratorio che è riuscita a bloccare la formazione dei metastasi nel 78% dei casi alle neoplasie che avevano colpito il seno e arrivando quasi  al 90% per i tumori ovarici.


La super-proteina ideata in laboratorio è identica all’Axl una proteina che è si ritrova nel corpo umano nelle cellule che sono state attaccate dal cancro.

La generazione della metastasi nell’essere umano avviene quando la proteina Axl si unisce alla cellula Gas6.

Alle cellule tumorali, quando le due proteine si uniscono, arriva il segnale di abbandonare il tumore primario e tramite la circolazione sanguigna, colpiscono altre parti del corpo creando le temutissime metastasi.

Attualmente si cerca di fermare le metastasi con la chemioterapia che può produrre effetti collaterali.

Amato Giaccia, la direttrice degli studi dei ricercatori dell’università di Stanford, ha così commentato i risultati della ricerca: “Questa è una terapia molto promettente che sembra essere efficace e non tossica, e potrebbe aprire un nuovo approccio al trattamento del cancro”.

Con la nuova scoperta della super-proteina la cura avverrebbe in modo del tutto naturale.

Per poter sperimentare la super-proteina sull’uomo bisogna compiere ulteriori test e riscontri ma se dovessero produrre l’effetto sperato si aprirebbero le porte dell’uso ai pazienti colpiti di tumori al seno o alle ovaie.