Terni scandalo per mazzette richieste da chirurgo per anticipare intervento

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Servivano 300 euro per fare un notevole balzo in avanti nella lista d’attesa dell’ospedale di Terni ed essere operati quanto prima.

Ieri è stato arrestato uno dei medici più famosi dell’ospedale di Terni, il dottor Paolo Ronca, dopo aver incassato illecitamente 300 euro da un paziente che voleva scavalcare tutti gli altri malati in lista ed essere operato il più presto possibile all’addome.

Il chirurgo che operava nel reparto di chirurgia generale di Terni prestava servizio nel plesso ospedaliero della città umbra dal lontano 1987 ed era conosciutissimo in città.

I 300 euro, come poi hanno potuto stabilire l’inquirenti, era solo un acconto che il paziente versava nelle tasche del medico che in seguito a fine dell’intervento chirurgico avrebbe incassato il saldo di ulteriori 700 euro.

Il giro di mazzette innescate dal medico di Terni è stato ripreso da alcune telecamere piazzate dalla polizia nel plesso ospedaliero.

Il gip delle procura di Terni, Simona Tordelli, dopo aver ascoltato il medico ha deciso di convalidare il fermo.


Ora il dottor Paolo Ronca è agli arresti domiciliari ed è stato sospeso dalla sua professione per due mesi.

Il direttore del plesso ospedaliero di Terni, Andrea Casciari, ha riferito ai giornalisti di aver avviato una serie di indagini interne:  “Appresa la notizia dell’arresto abbiamo provveduto all’immediata sospensione del dipendente dal servizio e stiamo attivando i conseguenti ulteriori provvedimenti. L’Azienda provvederà inoltre a tutelarsi legalmente come parte lesa nelle opportune sedi giudiziarie”.

Sullo scandalo sono intervenuti anche i sindacati con il seguente comunicato stampa: “ La FP CGIL Terni e la FP CGIL Medici esprimono profonda preoccupazione per l’episodio increscioso accaduto questa mattina che ha visto protagonista un medico della Azienda Ospedaliera di Terni; ribadendo l’assoluta fiducia nell’operato della Magistratura, confermiamo il nostro apprezzamento per l’operato svolto quotidianamente dai Medici della stessa Azienda, con dedizione, senso del dovere e rispetto della deontologia professionale. Lo spiacevole episodio rimanda ad una sempre più urgente risoluzione delle problematiche inerenti le liste d’attesa”.