Ultime notizie test medicina: abolizione prove ministro Giannini e immatricolazione ricorsisti

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Sono 2.500 gli studenti che hanno vinto il ricorso presentato al Tar per le irregolarità avvenute durante lo svolgimento dei test avvenuti lo scorso 8 aprile.

I ragazzi vincitori del ricorso pensavano finalmente di potersi immatricolare nell’università scelta come prima opzione al momento dell’iscrizione ai test ma invece da qualche giorno per molti di loro vi è stata un’autentica beffa.

Una nota del Miur che è stata inviata a tutti gli atenei ha chiarito che i vincitori di ricorsi possono iscriversi ma non tutti nell’università indicata come prima scelta.

Dipenderà dal punteggio che hanno conseguito nelle graduatorie pubblicate dallo stesso Miur se il risultato ottenuto sarà migliore dell’ultimo ammesso all’università indicata come prima scelta potranno iscriversi a quell’ateneo  caso contrario dovranno optare per la seconda o terza scelta che significherebbe per molti studenti doversi trasferire di città.


Il paradosso è che chi ha indicato tre sedi al momento dell’iscrizione ai test si ritroverà a dover nella maggior parte dei casi a trasferirsi in un altra città invece lo studente che ha indicato una sola opzione si ritroverà gioco forza avvantaggiato dovendo iscriversi necessariamente in quella università che molto probabilmente è l’ateneo della propria città.

Sulla vicenda è intervenuto il legale che ha presentato e vinto il ricorso al Tar  Michele Bonetti che ha così commentato la circolare del Miur: “Riteniamo illegittimo il provvedimento perché le ordinanze del Tar sono più che chiare e stabiliscono le immatricolazioni dei candidati nelle sedi presentate in ricorso e poi perché il ministero, pur aprendosi alle immissioni in sovrannumero, non può intervenire su provvedimenti già in essere”.

Intanto sull’abolizione dei test di medicina per il prossimo anno accademico sembra prendere sempre più corpo l’ipotesi che ci sarà ma solo per la facoltà di medicina mentre per gli altri corsi a numero chiuso l’intenzione del ministro Stefania Giannini è di lasciare invariato il sistema di selezione.