Riforma pensioni Poletti 2014: ultime novità legge stabilità su modifiche Fornero precoci e quota 96

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Il dibattito è incentrato nel mondo politico sulla riforma del lavoro ed in particolare sull’abolizione per i nuovi assunti dell’articolo 18.

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è stato impegnato in un duro scontro nella direzione del Pd nella quale la minoranza del Partito Democratico non ne ha voluto sentir parlare di abolizione dell’articolo 18.

Rischio di scissione forse tra qualche giorno il quadro politico sarà sicuramente più chiaro.

La discussione sulle pensioni sembra per il momento abbandonata anche se che qualcosa bolle in pentola in vista della presentazione della legge di stabilità che prenderà forma a meta di ottobre.

Il ministro Giuliano Poletti e il presidente del consiglio Matteo Renzi dovranno cercare di trovare un rimedio all’annoso problema dei quota 96 che aspettano da più di due anni che gli venga data la possibilità di accedere alla pensione.

Sembrava che il momento fosse arrivato con l’approvazione del famoso emendamento presentato con la riforma dell’amministrazione pubblica ma poi lo stop improvviso del governo che determinò numerose polemiche da parte dei quattromila lavoratori del comparto scuola.


Il ministro del lavoro Poletti pensa di introdurre più flessibilità nel mondo del lavoro con il “prestito pensionistico”.

Il prestito pensionistico potrebbe consentire a chi ha compiuto 62 anni di età e raggiunto il massimo dei contributi di accedere alla pensione anticipata abbandonando il lavoro e contestualmente ricevendo un assegno mensile da parte dell’Inps di pari importo della indennità pensionistica maturata decurtato dal 10 al 15%.

Le somme ricevute come pensione anticipata dovranno essere restituite quando il lavoratore accederà all’effettiva pensione con una decurtazione minima alla fonte da stabilire.

Al prestito pensionistico potrebbero accedere proprio i Quota 96 del comparto scuola, i lavoratori precoci che da tempo hanno raggiunto il massimo dei contributi ma non il requisito anagrafico e i lavoratori statali.

Il ministro Poletti però dovrà trovare le coperture necessarie per poter istituire il “prestito pensionistico”.