Parigi, ragazza italiana sfrattata di casa per aver chiesto ricevuta

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Brutta disavventura per Elisabetta una ragazza di soli 21 anni di Bologna che da qualche tempo ha deciso di trasferirsi a Parigi per studiare architettura.

La giovane studentessa era riuscita a trovare un appartamento di soli 7 metri quadri nel centro della capitale francese.

Il piccolo appartamento era in una zona centrale di Parigi, nel quartiere Barbes, nelle vicinanze di Montmartre.

Elisabetta, con la metro, dal suo appartamento poteva raggiungere facilmente la facoltà di architettura.

La ragazza bolognese aveva concordato il prezzo dell’affitto con il proprietario che era pari a 400 euro mensili.

Puntualmente alla fine del mese Elisabetta si è recata dal proprietario ed ha pagato il dovuto chiedendo la ricevuta.


Il proprietario, a fronte della richiesta della ragazza della ricevuta che attestasse il pagamento del mensile, è andato su tutte le furie non solo cacciando di casa la studentessa ma anche apostrofandola con numerose ingiurie.

Elisabetta ha riferito che la sua disavventura è simile a quella di tantissimi studenti che vanno a Parigi per studiare.

La ragazza bolognese per pagarsi gli studi e il piccolissimo alloggio lavora come donna delle pulizia e fa doposcuola dando lezioni in italiano.

Con i costi esorbitanti degli appartamenti a Parigi Elisabetta poteva solo permettersi quella piccola stanza senza finestre che le serviva per andare a dormire e nella quale era difficile anche studiare.

Elisabetta ha detto che a Parigi “chiedono le garanzie e pretendono che si guadagni il triplo di quanto si paga di affitto”.

Il quartiere di Barbes, dove alloggiava la studentessa, è una zona dove abitano tanti immigranti che vivono in appartamenti molte volte che sono dei veri e propri locali inagibili.

In un primo momento Elisabetta aveva trovato l’accordo con il proprietario di pagare 360 euro al mese

La studentessa ha spiegato che “poi sono diventate 400 quando ci siamo visti. Gli volevo fare un assegno, ma lui mi ha chiesto solo contanti. E quando gli ho chiesto la fattura mi ha detto che aveva bisogno di tempo per stamparla. Tre settimane dopo si è presentato con un certificato di ospitalità, che non è un contratto di affitto” .

Elisabetta aveva deciso di abbandonare l’appartamento e quando ha comunicato la sua decisione al proprietario di casa la reazione dell’uomo, che ha dei precedenti penali, è stata spropositata.

L’uomo ha iniziato a lanciare i libri  fuori dall’appartamento ed ha sequestrato il cellulare della ragazza.

La ragazza si è rivolta al commissariato vicino ed ha raccontato la sua disavventura alla polizia.

Ora il proprietario del tugurio sarà processato e rischia fino a 3 anni di detenzione oltre ad una salatissima multa fino a 30 mila euro.