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Graziana si è tolta la vita lanciandosi giù dal tetto con il figlioletto, la depressione, la separazione dal marito, il dolore del fratello: «Non era una pazza»

Una mamma e il suo bambino: la tragica fine di Graziana Helga Todaro

La difficile situazione familiare

Graziana Helga Todaro, una mamma di 40 anni, si è tragicamente lanciata dal quinto piano del palazzo di Rimini dove vivevano i suoi genitori, insieme al figlio Manuel, di 6 anni. Graziana stava attraversando un periodo di crisi, sia personale che familiare, e aveva confidato le sue difficoltà a una legale, esprimendo la volontà di separarsi dal compagno e di ottenere l’affidamento del figlio. Suo fratello, Gianluca Todaro, ha descritto la situazione come “molto particolare” e radicata in “ragioni profonde”.

Graziana aveva discusso con la famiglia dei problemi nel rapporto con il padre di Manuel e, con il loro supporto, aveva consultato l’avvocata Elena Guidi. Guidi ha riferito al Resto del Carlino di una “relazione ormai compromessa” e ha ricordato: “L’ho incontrata per la prima volta circa un mese fa e mi aveva subito esplicitato la volontà di interrompere la relazione con il compagno. Le cose non funzionavano più come un tempo e Graziana mi aveva chiesto un aiuto per la gestione delle pratiche legate all’eventuale affidamento del bambino. Il suo scopo era tutelare Manuel nel modo migliore per garantirgli un futuro felice. Tutto il resto, veniva per lei in secondo piano.”

Le preoccupazioni per il figlio e il percorso di Graziana

Nonostante la sua determinazione a proteggere Manuel, Graziana non ha mostrato segni di voler compiere un gesto estremo. “Ci siamo rivisti circa dieci giorni fa. Ho trovato una donna lucida, molto coerente nelle sue affermazioni. Non c’erano segnali che potessero far presagire un simile gesto. Mi ha parlato di una situazione familiare particolare, le ho consigliato di rivolgersi al centro antiviolenza Rompi il silenzio per un confronto,” ha aggiunto Guidi.

Graziana aveva effettivamente contattato il centro antiviolenza e aveva iniziato un percorso di psicoterapia da circa un mese. Il fratello Gianluca ricorda quanto fosse preoccupata per il benessere del figlio: “Graziana non era una pazza. Era una mamma dolce, premurosa e attenta, che amava suo figlio più di qualunque altra cosa: il suo unico interesse era che non gli mancasse nulla e che potesse avere una vita felice.”