Giorgio Napolitano, Isis altissimo rischio per l’Italia

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Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante le manifestazioni di ieri 4 novembre per il “Giorno dell’Unita’ Nazionale e Giornata delle Forze Armate”,  ha espresso la sua profonda preoccupazione per l’escalation degli atti di terrorismo da parte dell’Isis.

Il Capo dello Stato, alla presenza delle più alte cariche delle Forze Armate, ha voluto allertare tutto l’apparato di difesa italiano con le seguenti dichiarazioni: “I nuovi estremismi come l’Isis sono una minaccia reale, anche militare. Dobbiamo essere sempre pronti a prevenire e contrastare. Si stanno affermando nuove e più aggressive forme di estremismo e fanatismo le quali rischiano di investire anche l’Europa, e l’Italia in particolare, infiltrandone gradualmente le società; questa è la nuova grande sfida affidata alle Forze Armate Italiane in perfetta coerenza e sinergia con la Carta Costituzionale e gli statuti delle Istituzioni di cui il nostro Paese è membro”.


Giorgio Napolitano ha anche detto che: “penso che da parte di ogni paese Nato si debba essere seri nel prendere decisioni, perché non si possono certo mai avvallare visioni ingenue, per nulla realistiche, di perdita d’importanza dello strumento militare. C’è una ricorrente pressione per una riduzione quasi di principio di quell’impegno e dei suoi costi. L’Italia vuole quindi essere in grado di operare con sempre maggiore efficacia nel settore della sicurezza e della difesa, attraverso la leva moltiplicatrice dell’integrazione europea e delle organizzazioni internazionali”.

Il Capo dello Stato ha affermato che: “Abbiamo piena consapevolezza della catastrofica deriva della Libia e della conflittualità esasperata in Iraq e Siria. Il Libro bianco in elaborazione dovrà determinare un deciso cambio di rotta anche sul piano culturale e dell’innovazione e premessa per l’avvio di un profondo processo di razionalizzazione e di integrazione dello strumento militare”.

I dati del Viminale sull’Isis sono estremamente allarmanti.

L’Isis attualmente può contare su un numero elevatissimo di seguaci, tra gli 80 mila e i 100 mila alcuni dei quali provenienti anche dall’occidente e dagli Stati Uniti d’America.

Sono più di 2 mila le persone che in Europa si sono convertiti all’estremismo islamico le quali possono essere delle vere minacce per i paesi come il nostro essendo pronti a gesti eclatanti come attentati.