Asma, per bambini pericolose le apnee, asportando adenoidi e tonsille diminuiscono sintomi

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L’asma colpisce, solo in Italia, 3 milioni di persone provocando la morte di 180 mila pazienti all’anno.

L’organizzazione mondiale della sanità ha asserito che entro il 2020 i numeri dei pazienti colpiti dall’asma saranno destinati ad aumentare.

Dati che destano sicuramente molta preoccupazione, soprattutto, perché ad essere maggiormente colpiti dall’asma sono i bambini.

Sono numerosi gli studi che vengono condotti su questa grave patologia.

Un team di ricercatori dell’Università di Chicago, recentemente, ha concluso uno studio su come cercare di diminuire i sintomi della patologia nei bambini che soffrono di asma.


Il team di ricercatori statunitensi ha verificato che l’asportazione delle tonsille ed adenoidi nei bambini ha portato un netto miglioramento dello stato di salute degli stessi.

I miglioramenti sono stati riscontrati dopo un anno dell’intervento con la diminuzione dei sintomi.

L’asma nei bambini può diventare letale quando si riscontrano nei piccoli pazienti anche delle apnee ostruttive che si verificano molto spesso durante le ore di sonno.

L’apnee ostruttive determinano delle interruzioni del respiro del paziente che possono essere anche di un lungo periodo.

I ricercatori americani hanno condotto il loro studio analizzando il comportamento di 40 mila malati di asma.

I pazienti analizzati avevano un’ età tra i 3 e i 17 anni.

Tredici mila pazienti esaminati erano già stati sottoposti all’asportazione di adenoidi e tonsille.

Il team di medici che ha portato a termine lo studio sull’asma ha costato un netto miglioramento dei pazienti ai quali erano state asportate adenoidi e tonsille rispetto agli 27 mila pazienti non sottoposti all’intervento chirurgico.

Il professor Alberto Pesci, direttore del reparto di pneumologia dell’ospedale “San Gerardo di Monza” ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sullo studio condotto dal team di medici americano: “Il dato è sicuramente interessante ma si tratta di uno studio retrospettivo. Manca di alcuni dati fondamentali, relativi ad esempio al peso e all’altezza dei bambini, e sappiamo che una delle prime cose da fare con un bambino obeso con diagnosi di asma è quella di intervenire sul suo peso. Ora andrebbe condotto uno studio randomizzato in doppio cieco. Negli adulti, le apnee ostruttive colpiscono il 3-4% della popolazione e, nel caso di soggetti asmatici, costituiscono una grave complicazione. L’apnea, riducendo i livelli di ossigeno nel sangue, non può che aggravare i sintomi dell’asma”.

Il team di ricerche americano dell’Università di Chicago ha pubblicato i risultati della ricerca medica su una famosissima rivista medica.

L’aumento dei malati di asma previsto già per i prossimi 5 anni sarà determinato dallo smog presente, soprattutto, nelle grandi città.

Le polveri sottili che quotidianamente vengono immesse dai tubi di scarico dei veicoli nell’aria che respiriamo sono le maggiori responsabili di gravi patologie che colpiscono le vie respiratorie di bambini e persone anziane.