Illie Nastase la dura accusa contro Jannik Sinner: “Se fosse stato rumeno si sarebbe preso tra i due e tre anni”
Ilie Nastase, leggenda del tennis, critica il sistema antidoping e solleva polemiche su presunti favoritismi nei confronti di Jannik Sinner.
Nastase e le accuse contro Sinner
Ilie Nastase, ex campione e primo numero uno al mondo nel ranking ATP, ha rivolto dure critiche a Jannik Sinner. Intervenendo dalla Romania, Nastase ha espresso perplessità sulla vicenda doping che ha coinvolto il tennista altoatesino, prosciolto ad agosto 2023 dall’ITIA. Nastase ha dichiarato: “Se l’italiano non fosse stato il numero uno e fosse stato rumeno, probabilmente sarebbe stato sospeso 2 o 3 anni”.
Le parole di Nastase seguono le discussioni sorte dopo la lieve sospensione di un mese inflitta a Iga Swiatek, numero due del ranking WTA, rispetto alla severa squalifica di 4 anni (poi ridotta a 9 mesi) inflitta a Simona Halep, connazionale di Nastase. Quest’ultimo ha accusato il sistema di adottare “due pesi e due misure”, penalizzando i paesi meno influenti: “Noi siamo il terzo mondo, la Polonia è nel mondo buono. Ecco perché ha avuto solo un mese. È brutto”.
Il contesto: il caso Swiatek e il paragone con Halep
La vicenda doping di Simona Halep ha contribuito ad alimentare le polemiche. Dopo aver ricevuto una pesante squalifica per doping, Halep ha condiviso sui social il suo sfogo: “Non riesco a capire una tale differenza di trattamento e giudizio. L’ITIA ha fatto di tutto per distruggermi nonostante le prove. Mi sento delusa e arrabbiata, ma non provo cattiveria nemmeno ora”.
In contrasto, la sospensione di appena un mese inflitta alla Swiatek ha suscitato indignazione in Romania e ha riacceso il dibattito sull’equità del sistema antidoping. L’appello della WADA contro l’assoluzione di Sinner è ancora in attesa di una decisione da parte del TAS.
Nastase e il peso delle sue dichiarazioni
Le parole di Nastase sono particolarmente significative, essendo una figura storica del tennis mondiale. Il 78enne, presente recentemente alle ATP Finals di Torino, aveva inizialmente elogiato Sinner, inserito nel “Gruppo Nastase”. Tuttavia, le sue dichiarazioni più recenti hanno sollevato polemiche, sottolineando una percezione di disparità nei giudizi del sistema antidoping.
Il dibattito rimane aperto e riflette le tensioni interne al mondo del tennis, dove i campioni sono spesso al centro di polemiche non solo sportive, ma anche politiche e culturali.