Angelo Bonelli attacca Giorgia Meloni “Abedini libero? E’ stato uno scambio con Cecilia Sala. Rimpiango Bettino Craxi”
Mohammad Abedini, libero grazie al ministro Nordio, sarebbe stato pedina cruciale per lo scambio che ha riportato in Italia la giornalista Cecilia Sala.
Scambio con l’Iran, Abedini libero
La decisione di revocare gli arresti a Mohammad Abedini – noto come “l’ingegnere dei droni” – è arrivata direttamente dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, dopo il fermo avvenuto a Malpensa il 16 dicembre. L’uomo era ricercato dagli Usa con l’accusa di terrorismo per un attentato contro soldati americani in Giordania, ma sarebbe stato “moneta di scambio” per ottenere il rilascio di Cecilia Sala, la giornalista italiana detenuta nel carcere di Evin, a Teheran, dal 19 dicembre all’8 gennaio.
Stando a indiscrezioni, nel viaggio a Washington del 4 gennaio, Giorgia Meloni avrebbe discusso la vicenda con Joe Biden e Donald Trump, ottenendo l’ok allo scambio tra Abedini e Cecilia Sala, considerata in ostaggio da parte delle autorità iraniane.
Gli attacchi di Bonelli
La liberazione della reporter è stata definita “un clamoroso successo diplomatico” per il governo, ma non tutti concordano: il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, si è espresso in termini molto critici. “Ora è chiaro a tutti che la liberazione di Cecilia Sala è stato uno scambio”, ha detto Bonelli. “Meloni ha chiesto prima il permesso degli Stati Uniti d’America, sia a Biden che a Trump, e questo ci fa rimpiangere Bettino Craxi nella sua autonomia nelle decisioni, basta ricordare il caso di Sigonella”.
In un secondo momento, il portavoce di Europa Verde ha diffuso una nota per puntualizzare il suo pensiero: “Bene la decisione del ministro Nordio di liberare l’ingegnere iraniano Abedini. Conferma che la liberazione di Cecilia Sala è stata la conseguenza di un accordo di scambio tra Iran e Italia. Dall’inizio avevamo detto che liberare Abedini, per ottenere la scarcerazione della nostra connazionale, era giusto e un atto di sano realismo. Giorgia Meloni avrebbe dovuto essere più chiara e dire che il governo aveva concordato questo percorso. Unica osservazione: un tempo agivamo in autonomia, nel rispetto della sovranità nazionale, come accadde nel 1985 a Sigonella con Craxi”.
La nota e la difesa del governo
Dal punto di vista governativo, la scelta di rimettere in libertà Abedini rientrerebbe in uno schema di collaborazione internazionale volto a salvare la vita a cittadini italiani detenuti all’estero. L’esecutivo ha sottolineato come l’operazione abbia contribuito a riportare a casa un’italiana, ribadendo che il rispetto delle procedure e dei rapporti diplomatici con gli alleati risulta essenziale.
La notizia della revoca degli arresti all’iraniano chiude dunque una trattativa che ha visto coinvolte diverse figure di primo piano e fa emergere posizioni contrastanti all’interno del panorama politico italiano. Nel frattempo, Cecilia Sala è finalmente libera, mentre proseguono le discussioni sulle modalità e sulle responsabilità di un’operazione che, secondo le parti in causa, ha avuto al centro un unico obiettivo: non lasciare nessun connazionale in balìa di situazioni internazionali complesse.