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Roberto Calderoli diretto sugli incidenti in piazza, “Tira una brutta aria, temo ci sia dietro una regia”

Tensioni e violenze in diverse città, atti antisemiti e numerosi agenti feriti. La politica invoca misure rigorose contro chi alimenta scontri e odio.

Violenze, antisemitismo e scontri in piazza

Gli episodi di tensione esplosi sabato 11 gennaio in diverse città italiane, tra cui Roma e Bologna, hanno riacceso il dibattito sulla sicurezza e sull’antisemitismo. Assalti a una sinagoga, bombe carta contro un commissariato e numerosi agenti feriti hanno segnato un clima che molti definiscono “irrespirabile”. La stessa premier Giorgia Meloni ha duramente condannato gli episodi, chiedendo un’azione immediata e congiunta delle istituzioni.

Nel caso di Bologna, il questore Antonio Sbordone ha precisato: “È stata violenza per la violenza, non si è trattato di una manifestazione degenerata”. A Roma, otto poliziotti sono rimasti feriti a causa dell’aggressione di gruppi definiti “organizzati e violenti”. Le proteste, iniziate in seguito alla morte del giovane Ramy Elgaml a Milano, avrebbero assunto connotati sempre più estremi, coinvolgendo simboli ebraici e colpendo duramente le Forze dell’Ordine.

Calderoli: “Tira una brutta aria”

Preoccupato per la deriva di questi ultimi giorni, il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli ha parlato di “un vortice di violenza e antisemitismo cui assistiamo da ormai troppe settimane”. E ha aggiunto: “Cosa sta succedendo? Ribadisco quanto ho già detto: sta tirando una brutta aria, antisemita, razzista, violenta, e mi domando se dietro non ci possa essere una regia”. Secondo Calderoli, sarebbero numerosi i cori contro il popolo ebraico e contro personaggi di spicco come la senatrice Liliana Segre, offesa e minacciata ripetutamente.

“Da dicembre,” ha ricordato il leghista, “si è preso a pretesto il caso di Ramy per mettere a ferro e fuoco Milano e altre città”. Lo stesso vicepresidente del Senato ha espresso solidarietà ai “carabinieri, ai poliziotti e alla comunità ebraica, sempre nel mirino”. Calderoli chiede che i responsabili delle violenze siano “identificati e perseguiti” secondo le leggi vigenti, sottolineando il continuo crescere dell’aggressività contro le divise e i simboli ebraici.

Meloni e La Russa condannano le aggressioni

La premier Giorgia Meloni si è fatta sentire sui social fin dalle prime ore del mattino, puntando il dito contro il “silenzio della sinistra” riguardo agli agenti feriti. Parole alle quali è seguita la risposta del Pd, che ha espresso in una nota solidarietà alle Forze dell’Ordine colpite. Ma, come osservano i commentatori, la condanna del centrosinistra è arrivata solo dopo l’intervento di Meloni.

Sulla stessa linea, il presidente del Senato Ignazio La Russa: “Esprimo ferma e totale condanna per i gravissimi episodi di violenza avvenuti a Roma e a Bologna, dove numerosi delinquenti hanno lanciato bombe carta contro un commissariato, aggredito le Forze dell’Ordine e assaltato una sinagoga”. E ha aggiunto: “Nessuna giustificazione, nessuna tolleranza è ammissibile”. Secondo La Russa, serve unità tra le forze politiche per arginare un fenomeno che continua a ripetersi con preoccupante regolarità.