Italia & Dintorni

Trump minaccia l’Europa: nuovi dazi in arrivo, l’Italia tra i Paesi colpiti

Donald Trump annuncia nuovi dazi doganali contro i Paesi europei. L’Italia, secondo fonti governative, sarà particolarmente penalizzata. Bruxelles prepara le contromosse.

Il piano di Trump: dazi anche contro l’Europa

L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha confermato che l’Europa sarà prossima a subire l’imposizione di nuovi dazi doganali, seguendo la stessa politica commerciale adottata verso Paesi come Canada, Messico e Cina. Il suo annuncio, che non ha ancora fissato un calendario preciso, è stato accompagnato dalle sue consuete critiche ai media finanziari e agli investitori contrari alla sua linea, definiti come entità troppo influenzate da interessi esterni, in particolare quelli cinesi. Trump ha anche ribadito che il deficit commerciale con l’Europa è insostenibile, con un importo che supera i 300 miliardi di dollari.

In questa fase, la strategia americana si sta concentrando sul tentativo di riequilibrare i flussi commerciali, lamentando una disparità nelle importazioni tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea. “Non ci vendono auto né prodotti agricoli, mentre noi importiamo milioni di auto e quantità enormi di prodotti agricoli da loro”, ha spiegato Trump. In attesa della concretizzazione del piano, le autorità europee, a cominciare dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, hanno avviato colloqui con la Casa Bianca per evitare l’escalation delle misure protezionistiche.

Il danno per l’Italia e le reazioni di Palazzo Chigi

Secondo fonti governative italiane, l’Italia sarà uno dei Paesi maggiormente colpiti. Si stima che i dazi potrebbero riguardare almeno 44.000 imprese italiane nei settori della meccanica, della moda, dell’agroalimentare e della farmaceutica, con perdite economiche stimate tra i 4 e i 10 miliardi di dollari. In particolare, la premier Giorgia Meloni sta cercando di limitare i danni, agendo da mediatrice tra le istanze europee e quelle americane. Le possibili contromisure italiane potrebbero includere l’applicazione di dazi su prodotti come lo champagne francese e sul whisky o bourbon americano.

Al contempo, Bruxelles sta preparando una risposta collettiva, ma il governo italiano, forte della sua posizione strategica, intende garantire che le politiche europee siano il più possibile in sintonia con gli interessi nazionali. Meloni, da parte sua, sta cercando di ottenere concessioni in ambito difensivo e fiscale. L’Italia ha infatti bisogno che gli investimenti nel settore della difesa vengano scorporati dal calcolo del deficit pubblico, una richiesta che potrebbe diventare centrale nei negoziati con gli Stati Uniti.

Le parole del ministro dell’Industria francese, Marc Ferraci, suggeriscono che l’Europa potrebbe optare per una risposta più dura, un approccio che potrebbe mettere a rischio anche l’equilibrio commerciale tra Stati Uniti ed Europa. Il ministro ha sottolineato la necessità di “una reazione aggressiva” che colpisca le economie americane in modo significativo per evitare che l’Unione Europea continui ad essere “ingenua”.

Le prospettive future e l’impatto sull’economia italiana

L’impatto potenziale per l’Italia è significativo. Secondo alcuni analisti, tra cui quelli di Banca del Fucino, le nicchie di mercato occupate dai prodotti italiani sono difficilmente sostituibili dagli Stati Uniti, almeno nel breve termine. Tuttavia, l’effetto cumulato dei dazi potrebbe alterare gli equilibri commerciali e danneggiare l’industria italiana, in particolare quella manifatturiera e agricola, che costituiscono le colonne portanti delle esportazioni nazionali. Le categorie di prodotti più colpite potrebbero essere quelle dei macchinari, mezzi di trasporto e prodotti farmaceutici.

In ogni caso, il governo italiano continua a monitorare la situazione con attenzione, cercando di ottenere il massimo dalle trattative con Bruxelles e Washington per proteggere le imprese italiane e garantire la stabilità economica nel medio e lungo termine.