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Caso Almasri, Donzelli FDI attacca il PD: “Immigrazione e interessi economici, fate pulizia in casa vostra”

Scontro in Aula dopo l’informativa di Nordio e Piantedosi. Donzelli difende l’operato del governo e accusa il PD sulla gestione dell’accoglienza e presunti legami con le mafie.

Donzelli: “L’arresto di Almasri non riguarda l’immigrazione”

Intervenendo alla Camera dei Deputati dopo l’informativa dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, il deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, ha difeso l’operato del governo sulla gestione del caso Almasri, respingendo le accuse dell’opposizione.

“Si dice che l’Italia ha rimandato il torturatore a fermare gli sbarchi, ma faccio presente ai cuori nobili dell’opposizione che nelle carte della Corte Penale Internazionale non è mai citata la parola immigrati o immigrazione. Questo arresto non c’entra niente.”

Secondo Donzelli, l’accoglienza non sarebbe solo un tema umanitario, ma anche una questione di affari e interessi economici:

“Chi chiede spiegazioni alla Meloni dovrebbe spiegare se l’interesse per l’accoglienza è causato da umanità o dagli incredibili interessi economici delle mafie, delle cooperative rosse e – a quanto pare – anche del tesoriere del PD in Campania.”

L’accusa fa riferimento all’arresto del tesoriere del PD campano, Nicola Salvati, coinvolto in un’inchiesta legata a falsi permessi di soggiorno per immigrati.

Il governo difende la sicurezza nazionale

Donzelli ha poi ribadito che la scarcerazione di Almasri è avvenuta per errori procedurali legati alla Corte Penale Internazionale, e non per una responsabilità diretta dell’esecutivo.

“Tra la richiesta d’arresto della Procura e il mandato di arresto della CPI sono intercorsi 108 giorni. Vorrei sapere come poteva Nordio, in meno di 38 ore, esaminare documenti che la Corte Penale Internazionale ha valutato in 108 giorni. Atti così sballati da aver consentito la scarcerazione.”

Infine, il deputato di Fratelli d’Italia ha elogiato l’operato del governo:

“Grazie al governo per aver difeso la sicurezza nazionale. Sono contento che Almasri sia oggi in Libia e non libero in Italia, perché ci sarebbero potute essere ritorsioni.”

Scontro acceso con l’opposizione

Le parole di Donzelli hanno infiammato il dibattito, con una forte reazione da parte dell’opposizione. Le accuse rivolte al Partito Democratico hanno alimentato la tensione, inserendosi in un contesto di crescente polarizzazione tra maggioranza e minoranza sulla gestione della giustizia e dell’immigrazione.