Istanbul, dichiarata la morte cerebrale di Mattia, figlio 14 enne del famoso chef Minguzzi, accoltellato in un mercato
Mattia Ahmet Minguzzi, 14 anni, è in stato di morte cerebrale dopo essere stato accoltellato in un mercato di Istanbul. Arrestati i due aggressori.
La tragica aggressione nel quartiere di Kadikoy
È stata dichiarata la morte cerebrale di Mattia Ahmet Minguzzi, il 14enne figlio dello chef italiano Andrea Minguzzi e della violoncellista turca Akincilar. Il giovane era stato aggredito e accoltellato il 24 gennaio mentre si trovava in un mercato di strada nel quartiere di Kadikoy, sulla sponda anatolica di Istanbul. Dopo oltre dieci giorni di ricovero in terapia intensiva, i medici hanno confermato la drammatica notizia.
Secondo quanto riportato dal quotidiano turco Hurriyet, il ragazzo era stato colpito con cinque coltellate che hanno raggiunto organi vitali come cuore, polmoni e reni. Un video dell’aggressione mostra l’adolescente cadere a terra dopo essere stato accoltellato, per poi subire un ulteriore colpo, un calcio sferrato da un altro giovane.
Arrestati i due aggressori
Le autorità turche hanno arrestato i due adolescenti responsabili dell’aggressione, dopo un primo tentativo di fuga. Secondo le ricostruzioni, Mattia Ahmet Minguzzi si trovava al mercato con alcuni amici per acquistare attrezzatura da pattinaggio quando ha avuto una discussione con i due aggressori. Poco dopo, uno di loro lo ha accoltellato, mentre l’altro lo ha colpito una volta a terra.
Le indagini hanno rivelato che i due giovani erano già noti alla giustizia locale. Sul posto sono intervenute rapidamente le forze dell’ordine e i soccorritori, che hanno trasportato il ragazzo d’urgenza in ospedale.
Un’aggressione che ha sconvolto la comunità
La notizia della morte cerebrale del 14enne ha scosso profondamente sia la comunità italiana che quella turca. Il caso ha sollevato interrogativi sulla sicurezza nei mercati di Istanbul e sulla violenza giovanile.
L’episodio resta sotto l’attenzione delle autorità, mentre si attendono ulteriori sviluppi giudiziari sui due aggressori, ora in stato di detenzione.