Un altro capitolo nelle tensioni diplomatiche tra Italia e Ungheria dopo le dichiarazioni di Ilaria Salis a “Che tempo che fa”
La politica ungherese di fronte alle accuse di Ilaria Salis e la risposta in diretta da parte del governo Orban
Nel corso di un’intervista a “Che tempo che fa” su Canale Nove, l’europarlamentare Ilaria Salis ha sollevato nuove polemiche che hanno rapidamente acquisito risonanza in ambito politico e diplomatico. L’intervento di Salis ha toccato un argomento delicato riguardo la sua situazione legale in Ungheria, dove è ancora pendente un processo che rischia di metterla di fronte a una condanna severa.
Durante la trasmissione, Ilaria Salis ha spiegato di essere stata arrestata nel 2020 con l’accusa di aver aggredito alcuni militanti neonazisti durante una manifestazione antifascista a Budapest. L’europarlamentare, che ha subito 15 mesi di detenzione preventiva prima di essere eletta al Parlamento Europeo, ha parlato di un caso che per lei ha una valenza politica, sostenendo che le accuse siano parte di un attacco alle forze antifasciste. Secondo la Salis, il governo ungherese avrebbe più volte strumentalizzato la sua vicenda, tanto da arrivare a definirla “una delinquente” o addirittura “una terrorista”.
Ilaria Salis e il governo Orban: una lotta politica e ideologica
Il caso ha sollevato aspre critiche da parte del governo ungherese, con il portavoce di Viktor Orban, Zoltan Kovacs, che ha reagito prontamente alle dichiarazioni di Salis. In diretta, Kovacs ha postato un fotomontaggio su X (ex Twitter) in cui appariva la Salis ammanettata, accompagnato da un commento che la invitava a trovarsi in Ungheria per affrontare i procedimenti legali in persona, piuttosto che intervenire dai media. “Dovresti essere qui, non in tv”, ha scritto Kovacs, facendo riferimento alla presenza della Salis in trasmissione.
La reazione di Kovacs e la pubblicazione del fotomontaggio sono state interpretate come un’ulteriore dimostrazione della politica aggressiva adottata dal governo di Viktor Orban nei confronti degli oppositori e delle voci critiche, in particolare quelle che provengono da esponenti politici legati all’antifascismo. Il tema delle manifestazioni neonaziste, in particolare la “Giornata dell’Onore” che si tiene ogni anno a Budapest, è centrale in questo contesto. Salis ha sottolineato che queste manifestazioni godono di una certa tolleranza da parte delle autorità ungheresi, alimentando così il suo conflitto con il governo.
Una situazione legale complessa e un nuovo fronte diplomatico
L’intervista di Ilaria Salis a Fabio Fazio ha aperto un nuovo fronte nelle relazioni tra Italia e Ungheria. Il caso, che coinvolge anche il Parlamento Europeo, mette in luce le difficoltà di una situazione giuridica che rischia di trasformarsi in un ulteriore campo di battaglia politica. Salis ha dichiarato che la sua esperienza in carcere e il trattamento ricevuto dalle autorità ungheresi non sono stati frutto di un processo legale regolare, ma piuttosto di una persecuzione ideologica, con l’intento di discreditare chi si oppone alle politiche di Orban.
Alla luce delle dichiarazioni di Salis e della reazione immediata di Kovacs, la tensione tra i due Paesi potrebbe non fare che aumentare. Il caso, infatti, non è solo una questione legale, ma rappresenta anche uno scontro di valori tra il governo ungherese e chi, come Ilaria Salis, si oppone fermamente alle ideologie di estrema destra e al crescente autoritarismo in Ungheria.
Solo la sinistra ha potuto salvare questa donna dal carcere, una terrorista che è andata a picchiare in Ungheria chi non la pensava come lei…ecco spiegata l’Idelogia becera della sinistra