Landini risponde a tono a Giorgia Meloni,”La democrazia c’è grazie alle lotte dei tossici”
Scontro sul conflitto sociale: il leader della Cgil replica al premier e difende il ruolo del sindacato
Non si è fatta attendere la replica del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, alle parole della premier Giorgia Meloni, che ieri aveva definito “tossico” il conflitto tra lavoratori e imprese.
“Martedì sera, rientrando dal lavoro e sentendo i telegiornali, ho scoperto che sono tossico. Ma io non sono mai stato così bene”, ha dichiarato Landini durante un incontro con i lavoratori.
Il segretario della Cgil ha poi aggiunto:
“Vorrei rincuorare chi ha queste paure: sarebbe utile ricordare che se questo Paese ha dei diritti, se è un Paese democratico, dove addirittura loro oggi governano grazie al voto, è grazie alle lotte di tutti i ‘tossici’ che hanno lottato per la democrazia”.
Lo scontro tra governo e sindacati
Le parole di Meloni erano arrivate durante l’assemblea della Cisl, dove aveva parlato della necessità di superare “una visione conflittuale e divisiva” tra lavoratori e imprese, promuovendo invece una nuova alleanza sociale.
Secondo la premier, l’idea di una contrapposizione tra capitale e lavoro è superata e dannosa per il sistema economico.
Landini, dal canto suo, vede questa posizione come un tentativo di delegittimare il ruolo dei sindacati e delle mobilitazioni sociali:
“I diritti non sono mai caduti dal cielo, ma sono stati conquistati con lotte e sacrifici”.
Il dibattito continua
Lo scontro tra governo e sindacati prosegue sullo sfondo di temi cruciali come il salario minimo, la precarietà, il rinnovo dei contratti e la difesa del welfare.
Nei prossimi giorni la Cgil annuncerà nuove iniziative di mobilitazione, mentre il governo punta a rafforzare il dialogo con le parti sociali in vista delle riforme economiche previste nei prossimi mesi.