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L’affondo di Calenda, “L’unica rottamazione che serve è quella di Salvini”

Il leader di Azione boccia la proposta sulla rottamazione delle cartelle esattoriali e critica l’opposizione

Duro attacco di Carlo Calenda a Matteo Salvini sulla proposta di una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. Il leader di Azione, ospite a Tagadà su La7, ha definito l’iniziativa “un insulto a chi paga le tasse”, aggiungendo che il vero problema dell’Italia è il numero troppo basso di contribuenti regolari.

“L’unica rottamazione che serve è quella di Salvini”, ha ironizzato Calenda, criticando il progetto del vicepremier e leader della Lega.

“La rottamazione è un incentivo all’evasione”

Secondo Calenda, la proposta di Salvini rappresenta un segnale sbagliato per i contribuenti onesti, perché di fatto incentiverebbe chi non paga le tasse:

“Romeo della Lega dice che è solo una rateizzazione e non una rottamazione? Falso, è una rateizzazione senza sanzioni e senza interessi, il che è un concetto molto diverso. Lo dico agli italiani seriamente: evadete”, ha dichiarato con sarcasmo.

Per Calenda, l’ennesima rottamazione delle cartelle dimostra che il governo Meloni non è in grado di affrontare i problemi strutturali del Paese e si limita a misure temporanee e populiste.

“Questo governo non produce nulla, distribuisce solo mance”

Calenda ha poi allargato il discorso a tutte le sanatorie adottate dal governo Meloni, definendole una scorciatoia per evitare riforme strutturali:

“Le fanno perché non sono in grado di produrre nulla, non hanno mai gestito niente. Cosa fanno allora? Danno un po’ di mance agli italiani”, ha detto.

Il leader di Azione ha puntato il dito anche su sanità e istruzione, sottolineando l’inefficacia delle misure adottate dal governo:

“Non mettono a posto la sanità o la scuola, non si preoccupano dell’analfabetismo funzionale che in Italia è tra i più alti in Europa. Il liceo del Made in Italy voluto da Valditara? Un ‘grande successo’ con solo 50 iscritti in più. Stiamo parlando del nulla”.

Stoccata anche al Pd e M5S

Calenda non ha risparmiato critiche nemmeno agli altri partiti di opposizione, accusandoli di non offrire un’alternativa credibile alla destra:

“Invece di contrastare questo governo di incapaci parlando di scuola e politica industriale, fanno una mozione di sfiducia al mese o gridano al pericolo del fascismo”, ha dichiarato, rimarcando la necessità di un’opposizione più concreta e pragmatica.

Lo scontro sulla rottamazione continua

Il dibattito sulla quintà rottamazione fiscale è destinato a proseguire, con la Lega che difende la misura come un aiuto ai cittadini in difficoltà, mentre le opposizioni – con toni diversi – la bollano come un incentivo all’evasione e un segnale di debolezza dello Stato.