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Conte chiama la piazza contro il Governo “Basta prese in giro”, Schlein e Fratoianni provano a rincorrerlo

Il leader del M5S annuncia una manifestazione contro la narrazione economica del governo Meloni. Il Pd e la sinistra radicale provano a salire sul carro, ma Conte resta freddo: “I nostri primi alleati sono i cittadini”.

Conte punta sulla piazza: “Basta prese in giro”

Giuseppe Conte ha lanciato un appello per una mobilitazione di piazza, denunciando quello che definisce un “racconto menzognero” del governo Meloni sulla situazione economica italiana.

“Staremo con tutti coloro che si sono stancati delle prese in giro”, ha dichiarato l’ex premier in un’intervista a La Stampa, attaccando le politiche economiche dell’esecutivo:

“Pensano che aumentare le pensioni minime di 1,80 euro sia un affronto, che lasciare milioni di italiani in povertà aumentando gli stipendi ai ministri sia vergognoso, che difendere banche e poteri forti abbandonando gli imprenditori sia vigliacco. Basta con un governo e una Commissione europea che mettono il cappio al collo a famiglie e imprese mentre offrono champagne a banche e industrie delle armi”.

Schlein e Fratoianni provano ad aggregarsi, Conte resta freddo

L’annuncio di Conte ha preso in contropiede il Partito Democratico e Sinistra Italiana, che hanno subito provato a rincorrere il Movimento 5 Stelle sulla questione.

Elly Schlein, durante una trasferta a L’Aquila, ha risposto all’appello:

“Per manifestare sulla questione sociale, sui salari bassi, sulle pensioni, sulle bollette, noi ci siamo e ci saremo sempre. Siamo disponibili anche a organizzarla insieme, contro la propaganda di questo governo”.

Anche Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, ha provato a salire sul carro:

“Un’idea giusta. Noi, quando c’è da costruire convergenze unitarie, ci siamo sempre e siamo disponibili a fare la nostra parte”.

Tuttavia, Conte non sembra intenzionato a condividere la leadership della protesta con gli altri partiti del centrosinistra. Alla domanda se la mobilitazione sia stata concordata con gli “alleati”, la sua risposta è stata vagamente elusiva:

“I nostri primi alleati sono i cittadini, quell’Italia che non si rassegna al declino e all’impunità di chi si sente intoccabile e al di sopra della legge”.

La sinistra si divide sulla piazza

Se Schlein e Fratoianni tentano di aggregarsi alla protesta pur senza essere stati invitati, +Europa pone dei paletti ben precisi. Il segretario Riccardo Magi ha dichiarato:

“Se i temi sono bollette, mancanza di lavoro, crisi industriali, sanità e diritti, noi ci siamo. Se invece è una piazza per dire no al sostegno a Kiev e quindi sì alla politica imperialista di Putin, noi non ci saremo”.

Un’opposizione disunita tra tentativi di leadership e distinguo

L’annuncio di Conte mostra chiaramente le divisioni nell’opposizione: il leader M5S si pone come l’unico vero antagonista di Meloni, mentre il Pd e la sinistra radicale inseguono nel tentativo di non restare tagliati fuori.

Tuttavia, con una sinistra che appare scomposta e frammentata, la sfida sarà capire chi guiderà davvero la protesta e se la piazza riuscirà a essere unita o si trasformerà nell’ennesimo banco di prova delle tensioni tra i partiti di opposizione.