Musk ai dipendenti federali: “48 ore di tempo per documentate il vostro lavoro o sarà considerata una dimissione”
Il patron di X e Tesla, a capo del dipartimento per l’efficienza del governo (Doge), invia un’email a centinaia di migliaia di lavoratori federali chiedendo di giustificare il proprio operato. Sindacati e dirigenti si oppongono.
La direttiva di Musk: trasparenza o licenziamento?
Nuova iniziativa di Elon Musk, che ora guida il dipartimento per l’efficienza del governo (Doge), con l’obiettivo di ridurre le spese federali. In un post su X, il miliardario ha annunciato una misura drastica:
“In linea con le istruzioni di Donald Trump, tutti i dipendenti federali riceveranno a breve un’email in cui si chiederà di spiegare cosa hanno fatto la scorsa settimana. La mancata risposta sarà considerata come una dimissione”, ha scritto Musk il 22 febbraio.
L’email, inviata ai dipendenti di varie agenzie governative, aveva come oggetto “Cosa hai fatto la scorsa settimana?” e chiedeva di documentare il lavoro svolto, rispondendo all’Ufficio del personale e mettendo in copia il proprio manager diretto.
Resistenze interne e il blocco dell’FBI
La richiesta ha scatenato forti reazioni, soprattutto all’interno delle strutture federali strategiche, come l’FBI, il Dipartimento di Stato, l’Agenzia di Protezione dell’Ambiente e l’Agenzia di Salute Pubblica.
Molti alti funzionari si sono opposti alla direttiva, con alcuni di loro che hanno esplicitamente invitato i dipendenti a non rispondere. Tra questi, il neodirettore dell’FBI, Kash Patel, che – secondo quanto riportato da NBC – avrebbe inviato un messaggio interno per sospendere ogni risposta e chiarito che l’agenzia valuterà il lavoro svolto in base alle proprie procedure interne.
Anche il sindacato dei dipendenti pubblici federali (Afge) ha condannato l’iniziativa, definendola una minaccia implicita di licenziamento.
Le implicazioni politiche e il piano di Musk per la burocrazia federale
L’iniziativa si inserisce nella strategia di Donald Trump per la riduzione della burocrazia federale, con Musk che sta assumendo un ruolo sempre più influente nell’amministrazione.
Le tensioni tra l’apparato federale tradizionale e la nuova linea imposta da Musk e Trump potrebbero aprire un braccio di ferro politico e legale sul funzionamento della pubblica amministrazione, con il rischio di paralizzare alcune delle agenzie chiave del governo statunitense.
Resta ora da vedere se la direttiva di Musk avrà conseguenze pratiche o se la resistenza interna riuscirà a bloccarne l’applicazione.