Bufera sul video di Trump su Gaza, Conte: “Allucinante”, Schlein “Spietato e crudele”, Bonelli: “Ignobile”
Un video pubblicato dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in cui Gaza viene trasformata in una sorta di Miami mediorientale, ha scatenato una valanga di reazioni nel panorama politico italiano. Nel filmato, tra immagini di dollari che cadono dal cielo e un sorridente Elon Musk, appare anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ritratto in piscina mentre sorseggia un cocktail. Un’operazione di propaganda che ha sollevato indignazione trasversale tra le forze politiche italiane, mentre da Giorgia Meloni non è arrivata alcuna dichiarazione ufficiale.
Conte: “Un insulto alle vittime di Gaza”
Durissima la presa di posizione di Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, che ha definito il video “allucinante”. “Si tratta di una provocazione gratuita, un insulto a una popolazione che conta oltre 45mila vittime per una mattanza sconsiderata su cui la comunità internazionale ha taciuto per oltre un anno”, ha scritto Conte sui social.
L’ex premier ha poi sottolineato come la tregua raggiunta in Medio Oriente sia stata un passo importante, ma che il video di Trump rappresenti un pericoloso passo indietro: “Serve rispetto per la Palestina e i palestinesi, non fughe in avanti, ironie o provocazioni”.
Schlein: “Macabra provocazione, Gaza appartiene ai palestinesi”
Anche la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha condannato senza mezzi termini l’iniziativa dell’ex presidente americano. “Sotto le macerie di Gaza ci sono ancora cadaveri e Trump lancia un video che non è solo una macabra provocazione, ma un progetto politico spietato e crudele per una popolazione massacrata”, ha dichiarato Schlein, accusando Trump di sabotare l’accordo per la tregua.
“Oggi le violenze continuano anche in Cisgiordania, dove 40mila persone sono state costrette a fuggire per mettersi in salvo dai coloni appoggiati dal governo Netanyahu. Gaza appartiene ai palestinesi e i miliardi di Musk e Trump non potranno mai negarlo”, ha aggiunto la leader dem.
Bonelli (Avs): “Video ignobile, Meloni deve riferire in Parlamento”
Ancora più netto Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, che ha definito il filmato “ignobile, schifoso e disgustoso“. Parlando in Aula alla Camera, ha chiesto un intervento della presidente del Consiglio: “Meloni venga a riferire sulla politica estera e sul futuro della Palestina, considerati i rapporti cordiali che ha con Trump”.
Un appello rilanciato anche dal deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova, che ha chiesto alla premier di chiarire la posizione italiana sulla vicenda.
Calenda: “Trump delira, l’Europa deve attrezzarsi”
Sul fronte centrista, Carlo Calenda, leader di Azione, ha attaccato duramente Trump, descrivendo il suo video come il frutto di un “delirio di ego fuori controllo”. Ma soprattutto ha lanciato un monito: “Gli Usa non sono più un partner affidabile per le democrazie occidentali. L’Italia e l’Unione Europea devono attrezzarsi rapidamente per affrontare lo tsunami che arriva”.
Meloni e il governo restano in silenzio
Mentre il dibattito si infiamma, Giorgia Meloni per ora tace. A intervenire è stato solo il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha minimizzato la questione definendola “non una novità“. Una risposta che non ha placato le polemiche, con le opposizioni che chiedono una chiara presa di posizione da parte del governo.
Appello degli ebrei italiani: “No alla pulizia etnica”
Intanto, oltre 200 ebrei italiani hanno lanciato un appello pubblico contro il piano di deportazione dei palestinesi da Gaza, esortando il governo italiano a non essere complice. “Ebree ed ebrei italiani dicono no alla pulizia etnica“, si legge nel documento firmato da associazioni come Laboratorio Ebraico Antirazzista, Mai Indifferenti e Voci Ebraiche per la Pace. Il testo condanna non solo la politica di Netanyahu, ma anche le violenze dei coloni in Cisgiordania, definendo la situazione una tragedia umanitaria.
Uno scontro politico destinato a crescere
Il caso del video di Trump aggiunge tensione a un dibattito già rovente sulla posizione dell’Italia nella crisi israelo-palestinese. Se da un lato il governo cerca di mantenere un profilo basso, dall’altro le opposizioni non intendono mollare la presa. Con le elezioni europee all’orizzonte e i rapporti tra Meloni e Trump sempre più stretti, la questione potrebbe diventare un banco di prova per la politica estera italiana.