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Calenda a Dimartedì, durissimo contro Trump “Un predatore, con lui il mondo sta crollando”

L’Aula della Camera dei Deputati ha bocciato la mozione di sfiducia contro la ministra del Turismo Daniela Santanchè, con 134 voti a favore, 206 contrari e un solo astenuto. L’iniziativa, promossa dal Movimento 5 Stelle e sostenuta dal resto delle opposizioni, non ha avuto esito positivo, confermando così la tenuta della maggioranza di governo.

Calenda: “Le mozioni di sfiducia sono inutili”

Nonostante il sostegno da parte delle forze di minoranza, la mozione ha visto una posizione distante da parte di Azione. Il leader del partito, Carlo Calenda, ha ribadito la sua contrarietà all’iniziativa, definendola una “perdita di tempo”. Durante la sua partecipazione a Dimartedì, il talk show di La7 condotto da Giovanni Floris, Calenda ha espresso il proprio scetticismo sull’utilità di queste iniziative parlamentari:

“Sono trent’anni che non ne va una. Il mondo sta crollando e stiamo parlando di stupidaggini”, ha dichiarato, riferendosi all’inutile ripetersi di mozioni di sfiducia che non portano a risultati concreti.

Un tema che divide l’opposizione

La posizione di Calenda ha riaperto il dibattito sulla strategia dell’opposizione. Mentre il Movimento 5 Stelle, il Partito Democratico e Alleanza Verdi e Sinistra hanno sostenuto compatte la mozione, Azione ha preferito non allinearsi, ritenendo che il Parlamento dovrebbe concentrarsi su questioni più urgenti e concrete.

Nonostante l’esito scontato del voto, il caso Santanchè continua a essere un tema divisivo, con le opposizioni che accusano la ministra di scarsa trasparenza e chiedono maggiore chiarezza sulle sue vicende giudiziarie e imprenditoriali.

Calenda attacca Trump: “Un predatore economico”

Nello stesso intervento televisivo, Calenda ha spostato l’attenzione su una questione di rilievo internazionale, attaccando duramente il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

“Per la prima volta gli Stati Uniti sono in mano a un predatore, che ci dice ‘Io vi metto i dazi’, ‘Io voglio le terre rare dell’Ucraina’, ‘Voglio gli investimenti'”, ha dichiarato, criticando la postura dell’ex presidente americano nelle trattative tra Russia, Ucraina ed Europa.

Trump, secondo Calenda, starebbe cercando di capitalizzare il conflitto a proprio vantaggio, puntando al controllo delle risorse strategiche ucraine e imponendo barriere commerciali all’Europa. Un approccio che, se confermato, potrebbe avere ripercussioni significative sulle relazioni transatlantiche e sulla stabilità economica globale.

Un’opposizione sempre più frammentata

L’episodio della mozione di sfiducia a Santanchè, unito alla divisione sull’atteggiamento da tenere nei confronti della politica estera americana, mette nuovamente in luce le difficoltà delle forze di opposizione nel trovare una linea comune e coesa.

Mentre il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico continuano a focalizzarsi su battaglie politiche interne, Azione e Calenda spingono per un’opposizione più pragmatica e meno simbolica.

Nel frattempo, il governo Meloni può registrare una nuova vittoria parlamentare, confermando la propria compattezza nonostante le continue polemiche che coinvolgono alcuni dei suoi ministri.