Stati Uniti, Trump ordina la rimozione dei soldati transgender, “Sono inadatti”
Il Dipartimento della Difesa annuncia l’espulsione dei militari trans entro 30 giorni. La decisione colpisce circa 14 mila persone e riporta in vigore il bando del 2017.
Il provvedimento del Pentagono e l’ordine di Trump
Gli Stati Uniti si preparano a rimuovere dall’esercito i soldati transgender, a meno che non ottengano una deroga speciale. La decisione, annunciata dal Pentagono, arriva in seguito a un ordine esecutivo firmato dal presidente Donald Trump il 27 gennaio, che ripristina il divieto di arruolamento per le persone trans nei corpi militari.
Il provvedimento riguarda circa 14 mila soldati che nel 2018 facevano parte dell’esercito e si applicherà entro 30 giorni. Nel comunicato ufficiale si legge che i militari con “diagnosi o sintomi di disforia di genere” saranno soggetti a separazione dal servizio, con possibilità di deroga solo in casi eccezionali.
“Solo due sessi, maschile e femminile”
Il Dipartimento della Difesa ha ribadito una posizione netta sulla questione di genere, affermando che:
“Il Dipartimento riconosce solo due sessi: maschile e femminile. Il sesso di un individuo è immutabile e non cambia durante la vita di una persona. Tutti i membri del servizio presteranno servizio solo in base al loro sesso.”
Questa dichiarazione riafferma la linea voluta da Trump, che già nel 2017, durante il suo primo mandato, aveva introdotto un bando per le persone transgender nell’esercito. La misura era stata revocata da Joe Biden nel 2021, ma con il ritorno del tycoon alla Casa Bianca, è stata ripristinata.
Trump e le restrizioni per le persone trans
L’esclusione delle persone transgender dall’esercito fa parte di una più ampia strategia di Donald Trump, che negli ultimi mesi ha firmato una serie di ordini esecutivi per limitare i diritti delle persone trans in diversi ambiti.
Tra le misure introdotte figurano:
- Divieto per le atlete transgender di competere negli sport femminili;
- Blocco dell’accesso alle terapie ormonali per i minori di 19 anni;
- Divisione netta tra generi nei bagni pubblici, negli spogliatoi, nei documenti ufficiali e nelle carceri.
Le condizioni per ottenere una deroga
Secondo quanto riportato dalla Cnn, il Pentagono ha previsto alcune eccezioni che potrebbero consentire ad alcuni militari transgender di rimanere in servizio.
Le deroghe verranno concesse solo se il soldato soddisfa criteri molto rigidi, tra cui:
- 36 mesi consecutivi di stabilità nel proprio sesso senza segni di disagio o compromissione clinicamente significativa;
- Mai aver tentato di cambiare sesso;
- Disponibilità a rispettare tutti gli standard fisici e operativi relativi al proprio sesso biologico.
Inoltre, un militare potrà essere mantenuto in servizio solo se esiste un “impellente interesse governativo” legato alla sua funzione nell’esercito e se il suo contributo è essenziale per le capacità di combattimento.
Una decisione destinata a far discutere
Il provvedimento del Pentagono segna una svolta drastica rispetto alla politica inclusiva adottata da Joe Biden, riaprendo il dibattito sulla presenza delle persone transgender nelle forze armate.
Mentre i sostenitori della misura parlano di necessità operative e di standard militari, le organizzazioni per i diritti civili denunciano una discriminazione istituzionalizzata, destinata a colpire migliaia di persone già arruolate.
Il confronto politico sul tema è solo all’inizio e potrebbe diventare un punto chiave nel dibattito elettorale negli Stati Uniti nei prossimi mesi.
4o