Proteste negli Usa contro Trump e Vance, circondato il resort del vicepresidente Usa, costretto a cambiare hotel
Dopo lo scontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a New York, Los Angeles e Boston per esprimere solidarietà a Kiev. Contestazioni anche contro J.D. Vance ed Elon Musk.
Manifestazioni pro-Ucraina in più città americane
Negli Stati Uniti, la posizione dell’ex presidente Donald Trump sulla guerra in Ucraina continua a dividere l’opinione pubblica. Dopo il duro scontro tra Trump e Volodymyr Zelensky nello Studio Ovale, che ha visto protagonista anche il vicepresidente J.D. Vance, sabato 1° marzo sono scoppiate manifestazioni in diverse città americane.
Secondo quanto riportato dalla BBC, centinaia di persone hanno partecipato ai cortei organizzati a New York, Los Angeles e Boston, ribadendo il loro sostegno a Kiev e criticando l’atteggiamento dell’amministrazione Trump nei confronti del conflitto con la Russia.
Proteste davanti ai punti vendita Tesla
Le manifestazioni non si sono limitate a sostenere l’Ucraina, ma hanno preso di mira anche le recenti decisioni di Elon Musk. Gruppi di manifestanti si sono radunati davanti a diversi punti vendita Tesla, contestando la posizione del magnate sulle forniture di aiuti militari e tecnologici a Kiev.
Il fondatore di SpaceX, noto per le sue posizioni critiche sugli aiuti all’Ucraina, è stato accusato di aver ridotto il supporto alla resistenza ucraina, una scelta che ha scatenato polemiche tra i suoi detrattori.
Vance costretto a cambiare hotel in Vermont
Le tensioni hanno toccato anche direttamente il vicepresidente J.D. Vance, che si è trovato al centro delle proteste. In Vermont, un gruppo di manifestanti si è radunato davanti al resort dove si trovava con la famiglia, costringendolo a modificare i propri piani.
I dimostranti hanno accusato Vance di “tradimento verso l’America”, criticandolo per la sua posizione favorevole a una soluzione negoziata con la Russia. Per motivi di sicurezza, il vicepresidente e la sua famiglia sono stati trasferiti in un’altra struttura.
Le proteste segnalano un crescente malcontento in una parte dell’opinione pubblica americana, evidenziando le spaccature interne agli Stati Uniti sulla gestione del conflitto tra Russia e Ucraina.
per evitare le guerre dovevano andare a combattere prima i presidenti e chi li organizza e sicuramente non cerano guerre