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Sondaggi 2025, il Pd guadagna consensi mentre FdI resta saldamente primo, Forza Italia e M5S stabili, calo Lega

Il Partito Democratico cresce leggermente dopo la sua opposizione al piano di riarmo europeo. Fratelli d’Italia resta saldamente in testa.

Pd in lieve crescita, FdI stabile al primo posto

L’ultimo sondaggio Dire-Tecnè, condotto tra il 5 e il 6 marzo, evidenzia una lieve risalita del Pd, che si attesta al 22,4%. Il partito guidato da Elly Schlein guadagna 0,1 punti nell’ultima settimana, anche se il saldo mensile resta negativo (-0,5%).

Nonostante la crescita, il divario con Fratelli d’Italia rimane ampio: il partito della premier Giorgia Meloni mantiene il primato con il 29,8%, una percentuale invariata rispetto alla settimana precedente.

Forza Italia e Movimento 5 Stelle restano appaiati all’11,3%, mentre la Lega di Matteo Salvini subisce un lieve calo, scendendo all’8,1% (-0,1%). Alleanza Verdi e Sinistra cresce dello 0,1% e arriva al 6,1%, con un incremento dello 0,3% nell’ultimo mese.

Nel panorama centrista, Azione di Carlo Calenda perde 0,1%, fermandosi al 2,8%, mentre Italia Viva di Matteo Renzi cala al 2,3% (-0,2%). +Europa, che ha promosso il referendum sulla cittadinanza, registra una lieve crescita, attestandosi al 2% (+0,1%).

Fiducia nel governo Meloni in crescita

Aumenta leggermente la fiducia nell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, che ora raggiunge il 42,1% (+0,1%). Parallelamente, cala dello 0,2% la quota di coloro che non ripongono fiducia nel governo, ora al 50,2% (-0,4% nell’ultimo mese). Gli indecisi si attestano al 7,7%.

Meloni e Tajani i leader più apprezzati

Tra i leader politici, Giorgia Meloni si conferma la più apprezzata, mantenendo un gradimento del 46,2%. Antonio Tajani guadagna 0,1 punti, raggiungendo il 39,2%.

In lieve crescita anche Elly Schlein, che sale al 30,7% (+0,1%), seguita da Giuseppe Conte al 30% (-0,1%). Matteo Salvini perde 0,1%, fermandosi al 26,4%.

Tra i leader delle forze minori, Emma Bonino cresce al 20,5% (+0,2%), mentre Carlo Calenda guadagna 0,1%, arrivando al 19%. Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni registrano entrambi un incremento: 16,2% e 16,1%, rispettivamente. Matteo Renzi, invece, scende al 13,9% (-0,1%).