La Lega Serie A non commemora Bruno Pizzul: un gesto che lascia perplessi
La Lega Serie A non ha ricordato adeguatamente Bruno Pizzul dopo la sua morte, lasciando un vuoto ingiustificabile nella memoria collettiva del calcio italiano.
La morte di Bruno Pizzul il 5 marzo 2025 ha segnato la fine di un’era per il giornalismo sportivo italiano. Telecronista storico e figura fondamentale nel raccontare le gesta della Nazionale italiana e dei club calcistici, la sua scomparsa è stata seguita da un silenzio imbarazzante, soprattutto per quanto riguarda le istituzioni calcistiche. Nonostante il cordoglio espresso dalla Lega Serie A e dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio, una delle richieste più semplici, quella di un minuto di raccoglimento durante le partite della Serie A, non è stata mai esaudita. Una dimenticanza che ha sollevato molte critiche tra gli appassionati e gli addetti ai lavori.
Il contributo di Pizzul al calcio italiano
Il nome di Pizzul è legato a momenti indimenticabili della storia calcistica italiana. La sua voce ha accompagnato le notti magiche del Mondiale 1990 e ha raccontato le gesta dei nostri campioni, da Roberto Baggio a Totò Schillaci, rendendo ogni partita un evento che trascendeva la semplice cronaca sportiva. La sua capacità di emozionare, con un linguaggio sempre misurato e appassionato, ha fatto di lui una figura iconica per le generazioni di tifosi che sono cresciute ascoltando il suo racconto delle imprese azzurre. Eppure, nonostante questo patrimonio di emozioni, la sua morte è stata trattata con una freddezza che difficilmente si può giustificare.
La mancanza di un gesto simbolico importante
La Lega Serie A ha voluto ricordare Pizzul con un comunicato ufficiale in cui lo definiva un “storico giornalista e telecronista”, ma nulla più. Non c’è stata una commemorazione adeguata, né tantomeno un minuto di raccoglimento nelle partite successive alla sua morte. Come se il suo contributo non fosse stato abbastanza significativo da meritare un ultimo saluto collettivo. Un paradosso, soprattutto se si considera che, in occasioni recenti, è stato celebrato il ricordo di altri personaggi legati al mondo del calcio, come Totò Schillaci, che ha avuto la sua giusta commemorazione. Eppure Pizzul, che ha narrato la carriera di Schillaci e di molti altri, è stato lasciato nell’ombra.
Il mancato omaggio pubblico di Bruno Pizzul si inserisce in un contesto di comunicazione istituzionale che lascia molti dubbi. Le parole di cordoglio, seppur sentite, non sono bastate a colmare un vuoto che avrebbe potuto essere colmato con un gesto simbolico molto semplice ma significativo, che avrebbe mostrato il giusto rispetto per una delle figure più importanti del giornalismo sportivo italiano.