Italia & Dintorni

Vannacci contro il piano di riarmo UE: “L’emergenza europea non è la Russia ma gli immigrati criminali”

L’europarlamentare della Lega si oppone al piano Rearm Europe di Ursula von der Leyen e attacca l’UE sulle priorità della sicurezza. Scontro con Parenzo su La7.

Il no della Lega al piano di riarmo europeo

Ospite a L’aria che tira su La7, l’europarlamentare della Lega Roberto Vannacci ha espresso una netta contrarietà al piano Rearm Europe promosso da Ursula von der Leyen, che prevede un investimento di 800 miliardi per rafforzare le difese dell’Unione Europea.

Vannacci, intervenuto in collegamento da Bruxelles, ha dichiarato: “I carri russi non stanno sfilando né a Budapest, né a Varsavia, né a Praga. Parigi non brucia sotto i colpi dell’artiglieria, ma le chiese cristiane vengono incendiate. Le emergenze in Europa sono altre”.

Il generale, eletto con un alto numero di preferenze alle Europee 2024, ha poi puntato il dito contro la gestione delle minacce alla sicurezza in Europa: “Gli atti criminali e gli attentati commessi da immigrati irregolari sono una realtà quasi quotidiana nelle nostre città. Eppure, l’Unione Europea ritiene più urgente aumentare le spese militari invece di affrontare questi problemi”.

Lo scontro con Parenzo e il confronto sui numeri

Durante il dibattito, il conduttore David Parenzo ha incalzato Vannacci sulla posizione della Lega, chiedendo: “Quindi la Lega voterà contro il piano Rearm Europe? Putin non è un pericolo per l’Europa?”.

L’europarlamentare ha ribadito la sua posizione, spiegando che il piano di riarmo non sarebbe giustificato da una minaccia imminente: “Abbiamo analizzato tutti gli studi disponibili: la Russia, in un’economia di guerra, spende 140 miliardi in difesa, mentre l’Europa ne investe già 320. Secondo un think tank filo-ucraino, l’Europa spende il 58% in più in armi rispetto alla Russia. Perché dovremmo aumentare ulteriormente questa spesa? E soprattutto, chi è il nemico?”.

Parenzo ha replicato mostrando un grafico che evidenziava come il maggiore aumento delle spese militari in Europa sia arrivato dai Paesi ex sovietici, come Polonia e Stati Baltici. “Generale Vannacci, vada a spiegarglielo lei che non c’è un problema”, ha commentato ironicamente il conduttore.

Un dibattito destinato a proseguire

Lo scontro su Rearm Europe e sulla politica di difesa comune europea continua a dividere il Parlamento UE e la politica italiana. La Lega di Matteo Salvini si schiera apertamente contro il piano di von der Leyen, sostenendo che le priorità dell’Europa siano altre, mentre i governi dell’Est europeo spingono per un rafforzamento militare.

Il dibattito non si fermerà qui, con la votazione del Parlamento Europeo sul piano di riarmo che si preannuncia come un banco di prova per le alleanze politiche all’interno dell’UE.