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Salvini sul riarmo: “Assurdo fare debito per le armi, se Prodi è favorevole come era favorevole all’euro facciamo l’opposto”

Il leader della Lega critica il piano Ue sul riarmo e attacca l’ex premier: “Investire nella sicurezza sì, ma non a discapito di sanità e famiglie”.

Salvini: “Il governo è compatto, ma vogliamo capire il piano”

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, in un’intervista al Quotidiano Nazionale, ha ribadito la posizione della Lega sul piano europeo di riarmo e ha lanciato una stoccata a Romano Prodi.

“In realtà, al governo la pensiamo allo stesso modo. Come ha detto Giorgetti, prima di giudicare occorre capire qual è la proposta in campo, che ancora non è chiara. Non possiamo essere favorevoli o contrari a qualcosa che ancora non conosciamo”, ha dichiarato il ministro.

Pur non escludendo un rafforzamento della difesa, Salvini ha chiarito che la priorità della Lega rimane la sicurezza nazionale, purché non si tolga spazio ad altri settori essenziali per i cittadini.

“Investire di più sulla sicurezza nazionale per la Lega è positivo, ovviamente non a discapito della sanità e delle spese per le famiglie”, ha spiegato.

“Perché dovremmo fare debito pubblico per comprare altre armi?”

Il leader della Lega ha poi espresso scetticismo riguardo alla possibilità di finanziare il riarmo con nuovo debito pubblico.

“Occorrono prudenza e responsabilità quando si parla di indebitare i nostri figli e, soprattutto, quando si tratta di armi e di guerra”, ha sottolineato.

A suo avviso, il piano di Ursula von der Leyen, che prevede un investimento fino a 800 miliardi di euro, pone diverse questioni irrisolte.

“Un ‘piano’ concreto ancora non c’è. Non comprendiamo perché dovremmo fare debito pubblico per comprare altre armi. Da chi? In quanto tempo? Per fare cosa? Con quali soldi?”, ha domandato.

Un attacco diretto alle politiche dell’Unione Europea, che fino a poco tempo fa – secondo Salvini – frenava gli investimenti su scuola, sanità e pensioni, mentre ora sarebbe disposta a stanziare fondi ingenti per il riarmo.

“Fino a un mese fa Bruxelles impediva all’Italia di investire troppi soldi per sistemare ospedali e scuole, per aumentare stipendi e pensioni. Oggi invece i soldi ci sono, addirittura 800 miliardi, ma per comprare armi?”, ha criticato il vicepremier.

L’attacco a Prodi: “Se è d’accordo, meglio fare l’opposto”

Non è mancata una stoccata all’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, che di recente si è espresso a favore del rafforzamento della difesa europea.

“Se è favorevole all’esercito europeo, come era favorevole all’euro, sarebbe saggio fare l’opposto”, ha ironizzato Salvini, riferendosi alle posizioni storiche di Prodi sull’integrazione europea e sulla moneta unica, da sempre contestate dalla Lega.