L’ex Premier Massimo D’Alema: “Papa Francesco, principale leader della sinistra mondiale”
L’ex premier ricorda Bergoglio come un leader coraggioso e vicino ai valori della giustizia sociale. “Ha parlato ai laici come nessun altro Papa”.
“Un Papa che ha incarnato valori universali”
A pochi giorni dalla morte di Papa Francesco, l’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema torna a parlare del significato profondo del suo pontificato. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, D’Alema ha ricordato una frase pronunciata nel 2018: “Papa Francesco è il principale leader della sinistra”. Una battuta, chiarisce oggi, ma che nel tempo ha assunto un significato sempre più concreto.
“Ovviamente, a papa Francesco non avrebbe fatto piacere essere definito un leader ‘di sinistra’”, premette D’Alema, “ma è indubbio che il suo messaggio abbia dato corpo ad alcuni dei valori costitutivi della sinistra: giustizia sociale, lotta alla povertà, impegno per la pace”. Un’impronta che, secondo l’ex premier, resterà nella storia della Chiesa.
Il coraggio delle parole, anche nei temi più delicati
Secondo D’Alema, uno degli aspetti più significativi del pontificato di Bergoglio è stato il coraggio: “Ha detto ciò che si sentiva in dovere di dire senza paura di sembrare radicale o divisivo”. Un coraggio evidente anche nelle posizioni espresse su temi controversi come la guerra in Ucraina o il conflitto in Medio Oriente.
“Sull’Ucraina ha parlato dell’abbaiare della Nato alla porta della Russia: una lettura che altri hanno esitato a esplicitare. E anche su Gaza, Bergoglio ha denunciato con chiarezza la sofferenza della popolazione civile”, osserva D’Alema. Pur riconoscendo che su alcuni temi, come l’aborto, la linea del Pontefice è rimasta ferma, l’ex premier sottolinea l’apertura di Bergoglio verso i laici e i non credenti, mai vista prima a questi livelli.
Il confronto con la sinistra mondiale
Nel suo intervento, D’Alema riflette anche sul contesto politico globale. “Il coraggio di Francesco è mancato alla sinistra mondiale”, afferma, riferendosi in particolare agli Stati Uniti. “Trump non è tornato alla Casa Bianca per un trionfo elettorale. I suoi voti sono rimasti gli stessi. A crollare è stato il Partito democratico, incapace di mantenere le promesse su giustizia sociale e pace”.
Secondo l’ex segretario dei DS, è stato proprio il deficit di visione e coraggio a far perdere alla sinistra l’appoggio dei ceti meno abbienti.
Cina, il viaggio mancato
Infine, D’Alema ricorda il rapporto tra Papa Francesco e la Cina: “Quando venne eletto, i cinesi accolsero con entusiasmo la notizia che fosse un gesuita. Si aspettavano un dialogo più profondo, e così è stato”. Il Papa desiderava recarsi in visita ufficiale a Pechino, ma non ha potuto realizzare quel progetto.
“Papa Francesco teneva tantissimo all’obiettivo di un suo viaggio in Cina; purtroppo, non è riuscito a realizzarlo”, conclude D’Alema.