Italia & Dintorni

Rampelli e Kelany esultano: “L’Italia al centro del mondo grazie alla Meloni. Nessuno rimpiange Conte”

Il vicepresidente della Camera rivendica i risultati economici e diplomatici del governo: “Die Welt riconosce il ruolo centrale dell’Italia, solo Schlein e Conte restano ciechi”.

Rampelli: “Meloni smentisce i gufi, l’Italia cresce mentre l’Europa arranca”

«Sono passati oltre due anni dal suono della campanella a Palazzo Chigi e i gufi che invocavano un governo tecnico sono oggi senza pastura». Con questa immagine, il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli celebra, in una nota ufficiale, l’ennesimo attestato di fiducia arrivato dall’estero al governo guidato da Giorgia Meloni. A fargli eco, questa volta, non è soltanto la stampa francese, ma anche Die Welt, quotidiano tedesco che – secondo Rampelli – avrebbe riconosciuto «gli straordinari meriti del Governo Meloni».

Il deputato di Fratelli d’Italia cita il titolo dell’articolo del quotidiano tedesco: “Meloni ha smentito tutti coloro che avevano previsto il suo inevitabile fallimento”. Una frase che, per Rampelli, è la certificazione definitiva del ruolo internazionale acquisito dalla premier: «Giorgia Meloni è autorevole in Europa e nel mondo, forte del consenso politico e popolare».

Immigrazione, economia e diplomazia: “I numeri parlano chiaro”

L’elogio tedesco, secondo Rampelli, non si limita alle parole, ma affonda le radici nei numeri. A cominciare dal fronte immigrazione: «Il quotidiano tedesco plaude l’azione di governo, riconoscendo che il numero di ingressi irregolari è diminuito del 58% nel 2024». Una riduzione netta, su cui l’esponente della maggioranza rivendica una linea politica spesso contestata in patria: «Mentre l’Europa arranca, l’Italia riemerge».

Sul piano economico, Rampelli snocciola i dati riportati da Die Welt: +0,7% di crescita nel 2023 e nel 2024, occupazione al 63%, disoccupazione in calo dal 7,1 al 6,2%. Ma soprattutto, un dato che definisce “storico”: l’Italia è l’unico Paese del G7 con un surplus primario, e il deficit pubblico è previsto sotto il 3% del PIL.

Meloni leader globale, la sinistra all’angolo

Non manca, nella nota, la stoccata alla sinistra: «Soltanto la squadra capitanata da Schlein e Conte, insieme alla stampa di editori “impuri”, non riesce o non vuole vedere la realtà». Rampelli accusa gli avversari politici di essere ancorati a una narrazione ormai smentita dai fatti e dagli osservatori internazionali.

A fare eco al suo entusiasmo, anche la deputata Sara Kelany: «In questi giorni la stampa estera, da quella francese a quella tedesca, spende parole di elogio per il presidente Meloni… Ho cercato, ma proprio non riesco a trovare il punto in cui dicono di rimpiangere Giuseppe Conte».

Un affondo ironico che mira a ridimensionare le critiche mosse dall’ex premier, ancora protagonista di attacchi politici verso l’attuale presidente del Consiglio. Mentre la maggioranza esulta per gli apprezzamenti internazionali, lo scontro interno resta acceso. E l’orizzonte elettorale europeo ne amplifica i toni.