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Valditara vieta i cellulari in aula: “I ragazzi vanno disintossicati”, da settembre scatta il divieto anche alle superiori

Il ministro Valditara introduce il divieto dell’uso del cellulare in aula per gli studenti delle superiori, con regole e sanzioni disciplinari in arrivo.

Divieto totale in classe, ma libertà durante l’intervallo

A partire da settembre 2025, anche gli studenti delle scuole superiori non potranno più utilizzare smartphone durante le lezioni. A confermarlo è il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in un’intervista al Corriere della Sera. “Gli studenti non potranno tenerlo acceso in classe”, ha spiegato il ministro, chiarendo che il dispositivo dovrà essere depositato all’ingresso in appositi contenitori e ritirato solo al termine delle lezioni.

Le eccezioni saranno ammesse solo per studenti con bisogni educativi speciali e per indirizzi scolastici in cui l’uso del cellulare possa avere una funzione didattica. L’utilizzo durante l’intervallo, invece, sarà lasciato alla discrezionalità dei singoli istituti.

Punizioni per chi non rispetta le regole

Ogni scuola dovrà adeguarsi con un proprio regolamento disciplinare, come chiarito da Valditara: “Chi non si adegua viola una regola di comportamento e sarà soggetto alla sanzione prevista dal regolamento del suo istituto”. Il tutto sarà formalizzato con una circolare ministeriale, attesa prima dell’inizio del prossimo anno scolastico.

Il ministro sottolinea come le condizioni tecnologiche nelle scuole siano cambiate radicalmente negli ultimi anni: “Dal 2020-2021 il rapporto era di un dispositivo ogni 7 studenti, oggi siamo a uno ogni tre, e in un terzo delle scuole si arriva a uno a uno”. Secondo Valditara, questo rende superfluo l’uso dei cellulari: “Abbiamo investito 2,1 miliardi per la digitalizzazione. Tutte le scuole hanno una lavagna elettronica. Il cellulare ai fini didattici è praticamente inutile”.

Motivazioni sanitarie e pedagogiche alla base del divieto

La decisione non è solo didattica ma anche sanitaria e comportamentale. I dati raccolti dall’Istituto Superiore di Sanità parlano chiaro: oltre il 25% degli adolescenti mostra un uso problematico dello smartphone, con gravi ripercussioni su salute mentale e relazioni sociali.

Il professor Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro del sonno del San Raffaele di Milano, ha inoltre evidenziato che il 38% dei ragazzi tra i 13 e i 19 anni soffre di disturbi del sonno legati all’abuso del cellulare. L’ISS segnala anche un impatto diretto sul rendimento scolastico: senza dipendenza dai social, il tasso di insuccesso scolastico si ferma al 13,7%, ma con dipendenza la percentuale sale al 26,8%.

Dobbiamo aiutare i ragazzi a disintossicarsi”, ha concluso Valditara, sottolineando come la priorità sia garantire attenzione, salute e apprendimento in aula.