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Duello padre-figlio in Forza Italia, Vannacci sorride: “Grazie a Silvio Leoni, il ragazzo capirà crescendo”

Scontro familiare tra Silvio e Simone Leoni dopo le critiche del giovane forzista a Vannacci. Il generale resta in silenzio, ma ringrazia il padre.

Il Corriere punta il dito: è rottura tra Simone e Silvio Leoni

Tra moglie e marito non mettere il dito”, dice il proverbio. Ma il Corriere della Sera ha scelto di infilarne due, mettendo in prima pagina lo scontro tra Simone Leoni, neoeletto segretario dei giovani di Forza Italia, e suo padre, Silvio Leoni, giornalista di lungo corso. Il motivo? Le accuse rivolte da Simone al generale Roberto Vannacci, alleato scomodo nel centrodestra, accusato pubblicamente durante il Congresso dei giovani azzurri.

Il quotidiano di via Solferino ha dato ampio risalto alla vicenda, con tanto di editoriale firmato da Massimo Gramellini, che ha ironizzato aspramente sulla presa di posizione del padre. Un sarcasmo che non è passato inosservato, soprattutto perché il Corriere, su questa vicenda, si è schierato apertamente dalla parte del giovane Leoni.

Silvio Leoni risponde con una lettera: “Non è politica, ma questione di valori”

A replicare, con toni misurati ma fermi, è stato proprio Silvio Leoni, che sul quotidiano Il Tempo ha pubblicato una lettera aperta al figlio. Nessuna polemica politica, ha precisato, ma solo un richiamo a ciò che, secondo lui, è andato perso: onestà, lealtà, sincerità, correttezza. “Il figlio è libero di pensare come vuole, anche come vuole Marina Berlusconi”, scrive il padre, ma “i valori restano”.

Un riferimento, quello a Marina, tutt’altro che casuale. È lei oggi la figura centrale nella nuova linea di Forza Italia, sempre più proiettata verso tematiche progressiste. Non è un mistero che il discorso di Simone Leoni, fortemente critico verso Vannacci, rispecchiasse le sensibilità della nuova direzione del partito, in piena sintonia con le battaglie sui diritti, le minoranze e l’inclusione.

Vannacci: “Grazie a Silvio Leoni, il ragazzo crescerà”

In tutta questa vicenda, il diretto interessato, il generale Roberto Vannacci, ha scelto il profilo basso. Nessuna polemica, nessuna replica diretta al giovane Leoni, ma solo un commento sobrio: “Ringrazio Silvio Leoni per le parole di stima. Quanto al figlio, crescerà e capirà”. Una risposta che ha disinnescato sul nascere ogni possibile escalation polemica.

Ma il botta e risposta non si è concluso lì. Simone Leoni ha ribattuto, chiarendo che è stato cresciuto da sua madre, lanciando così una frecciatina nemmeno troppo velata al padre. Una frase che, secondo alcuni osservatori, avrebbe meritato maggiore coerenza: invece di parlare di “mamma”, avrebbe potuto dire “genitore 1”, in linea con una certa retorica progressista che oggi pervade il linguaggio politico.

Per ora, la frattura sembra insanabile. E se davvero il proverbio consigliava di non intromettersi tra marito e moglie, ancor più rischioso è infilarsi tra padre e figlio. Anche se si chiama Forza Italia.