Chiara Ferragni nella bufera per un sorso di birra: il web insorge, lei risponde secca
Un video social accende il dibattito, mentre Chiara Ferragni si prepara ad affrontare il tribunale a settembre per l’inchiesta sulla beneficenza legata al pandoro.
Il video su TikTok e il commento che scatena la replica
Chiara Ferragni è tornata a far parlare di sé dopo la pubblicazione di un breve video su TikTok, in cui appare mentre beve una birra, accompagnato da una canzone di Sabrina Carpenter, “Manchild”. L’influencer ha scelto alcune frasi del brano per fare da sfondo al contenuto, specificando sin da subito che si trattava di un riferimento generico e non indirizzato a qualcuno in particolare.
La scena finale del video mostra Ferragni con una bottiglia di birra in mano. Un dettaglio sufficiente a scatenare un commento che ha suscitato scalpore: “Tieni lontano il telefono quando sei ubriaca”. L’imprenditrice digitale ha replicato in maniera secca ma ironica: “Ma ubriaca con una birra?”. Il tono della risposta ha voluto ridimensionare l’esagerazione contenuta nella critica ricevuta.
Il breve scambio ha generato un’ondata di reazioni, con sostenitori e detrattori pronti a esprimere il proprio punto di vista. Il video ha raccolto migliaia di visualizzazioni, mantenendo alta l’attenzione su Ferragni anche nel pieno di un periodo turbolento sotto il profilo personale e professionale.
Negozi chiusi e processo imminente per truffa aggravata
Oltre all’esposizione mediatica quotidiana, Ferragni si prepara ad affrontare un’autunno particolarmente delicato. Il 23 settembre, infatti, è fissata l’udienza preliminare presso il tribunale di Milano per il caso legato alla promozione del pandoro “benefico”. L’influencer è accusata, insieme ad altri tre imputati, di truffa aggravata.
Nel frattempo, le difficoltà commerciali proseguono. Dopo la chiusura del punto vendita milanese, ha abbassato le serrande anche lo store romano. La società Fenice Retail, che si occupava della gestione dei negozi fisici, è stata parzialmente liquidata e avrebbe accumulato perdite per circa 1,2 milioni di euro nell’arco di due anni, secondo i documenti resi noti.