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E’ morta la bimba di 3 mesi caduta insieme alla madre dal balcone di casa

Una donna di 41 anni è caduta con in braccio la figlia di tre mesi: la bimba è morta poche ore dopo. Ipotesi gesto volontario.

Urla e schianto: la ricostruzione del dramma

Prima le grida disperate, poi il tonfo sordo sull’asfalto. È quanto ha raccontato una residente di Santa Lucia sopra Contesse, quartiere a sud di Messina, che ha assistito agli attimi immediatamente successivi al drammatico episodio avvenuto nel pomeriggio di domenica. Affacciandosi, ha visto una donna e una bambina di pochi mesi distese a terra dopo una caduta dal primo piano.

La donna, 41 anni, e la neonata sono state soccorse in condizioni disperate e trasferite d’urgenza al Policlinico di Messina, dove i medici hanno fatto il possibile per salvare entrambe. Per la piccola, però, non c’è stato nulla da fare: il suo cuore ha cessato di battere nel reparto di terapia intensiva pediatrica a poche ore dal ricovero.

L’ipotesi del gesto volontario: indagini in corso

Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, la 41enne avrebbe raggiunto un ballatoio al primo piano dello stabile, affacciato su un cortile interno, e si sarebbe lanciata nel vuoto stringendo la bambina tra le braccia. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia, i vigili del fuoco e il personale del 118, che ha immediatamente disposto il trasporto in ospedale.

Gli investigatori stanno cercando di chiarire se si sia trattato di una tragica fatalità o di un gesto volontario, forse legato a un forte disagio psichico. Non si esclude l’ipotesi di una depressione post partum come possibile causa scatenante.

Madre sotto osservazione, la città sotto shock

La madre si trova ancora ricoverata e sottoposta a monitoraggio costante. I medici del Policlinico hanno effettuato esami radiologici e una Tac per valutare l’estensione dei traumi riportati. Il personale sanitario mantiene il massimo riserbo sul suo stato psicofisico.

Il quartiere è scosso dalla tragedia. Nessuno riesce a capacitarsi di quanto accaduto. Le urla, l’impatto violento e il successivo arrivo delle forze dell’ordine resteranno impressi nei ricordi dei presenti, testimoni di un episodio straziante e inspiegabile.