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“Papà ci sta picchiando”, 16enne disabile invia posizione GPS ai suoi compagni di classe e salva lei e la madre

Una ragazza disabile ha chiesto aiuto tramite messaggio e geolocalizzazione: i carabinieri hanno rintracciato l’auto e fermato l’uomo, ora in carcere a Poggioreale.


Aggressione in auto: madre e figlia colpite dal padre, arrestato a Caivano

Una ragazza di 16 anni, con disabilità, ha contribuito in modo decisivo a interrompere un episodio di violenza familiare inviando un messaggio WhatsApp con posizione GPS ai suoi compagni di scuola. L’intervento tempestivo dei Carabinieri ha permesso di soccorrere lei e la madre, entrambe vittime delle aggressioni del padre. L’episodio è avvenuto nel pomeriggio di martedì 18 giugno, lungo la strada che collega Crispano e Caivano, in provincia di Napoli.

Secondo quanto ricostruito, l’uomo – un pizzaiolo di 43 anni – si trovava alla guida in stato di alterazione alcolica e avrebbe colpito ripetutamente la moglie, di 46 anni, e la figlia con schiaffi e gomitate. Nonostante la situazione di paura e fragilità, la ragazza è riuscita a inviare un messaggio d’aiuto ai suoi compagni, scrivendo “Papà ci sta picchiando” e condividendo la posizione dell’auto in movimento.

I compagni, ricevuta la geolocalizzazione, hanno allertato le forze dell’ordine. I militari della stazione di Caivano, attraverso il sistema di tracciamento, hanno individuato il veicolo e inviato una pattuglia per l’intercettazione. La vettura, con l’intero nucleo familiare a bordo, è stata fermata poco dopo.


La ragazza chiede aiuto in lacrime, madre e figlia accompagnate in ospedale

Una volta bloccata l’auto, i carabinieri hanno trovato la ragazza in lacrime, visibilmente scossa, ma determinata a raccontare quanto stava accadendo. Il coraggio della giovane ha permesso ai militari di intervenire con prontezza, evitando che la situazione degenerasse ulteriormente.

L’uomo è stato immediatamente arrestato. Dopo le formalità di rito, è stato condotto presso il carcere di Napoli Poggioreale. Le due donne, madre e figlia, sono state trasportate al pronto soccorso, dove sono state visitate per le lesioni riportate: le prognosi sono rispettivamente di 10 e 7 giorni.

L’intervento degli studenti e la reattività delle forze dell’ordine hanno consentito di fermare rapidamente una situazione di rischio elevato, grazie all’uso efficace della tecnologia e alla prontezza della giovane ragazza.