Italia & Dintorni

Bimbo di 10 anni ha un malore in piscina, muore dopo due giorni in terapia intensiva

Il bambino si era sentito male dopo un tuffo in piscina a Torre de’ Picenardi. Ricoverato in terapia intensiva a Bergamo, è deceduto dopo due giorni.

Malore dopo il tuffo: soccorsi immediati e ricovero d’urgenza

Un bambino di 10 anni è morto all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove era stato ricoverato in seguito a un malore improvviso avvenuto due giorni prima mentre si trovava nella piscina di Torre de’ Picenardi, in provincia di Cremona. L’episodio è accaduto nel pomeriggio di mercoledì 18 giugno, durante una giornata trascorsa in compagnia della madre, del fratello e di altri bambini del Grest parrocchiale di Canneto sull’Oglio, nel mantovano.

Il bambino era entrato in acqua poco dopo le ore 14:00, al rientro dal pranzo. Pochi istanti dopo il tuffo, è stato colto da un malore improvviso e ha perso conoscenza mentre si trovava in vasca. I bagnini presenti sono intervenuti tempestivamente, riuscendo a portarlo fuori dall’acqua e ad allertare i soccorsi. All’arrivo del personale del 118, sono state avviate le manovre di rianimazione, compreso l’uso del defibrillatore.

Vista la gravità della situazione, il bambino è stato trasportato d’urgenza in elicottero all’ospedale di Bergamo, dove è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva pediatrica. Le sue condizioni sono apparse da subito critiche, e dopo due giorni di trattamento, i medici ne hanno constatato il decesso.

Autopsia per chiarire le cause del decesso

Al fine di stabilire con precisione le cause del malore e del decesso, le autorità sanitarie hanno disposto l’autopsia, che sarà eseguita nei prossimi giorni. Al momento, non sono note eventuali patologie pregresse, e ogni ipotesi resta aperta. L’intera vicenda è ora al vaglio degli inquirenti, che hanno acquisito le prime testimonianze sul posto.

Il sindaco di Torre de’ Picenardi, Marcello Volpi, ha espresso vicinanza alla famiglia del bambino e alla parrocchia di Canneto sull’Oglio, dichiarando: “Non posso che esprimere il massimo cordoglio alla famiglia del bambino e alla parrocchia di Canneto”. In segno di vicinanza, animatori, famiglie e amici hanno organizzato una veglia di preghiera per ricordare il piccolo e offrire un momento di raccoglimento.