Addio a Arnaldo Pomodoro: il maestro delle sfere si spegne a 98 anni nel giorno del suo compleanno
È morto nella sua abitazione il celebre scultore Arnaldo Pomodoro: avrebbe compiuto 99 anni. Le sue opere in bronzo sono conosciute in tutto il mondo
La carriera di un protagonista dell’arte contemporanea internazionale
Si è spento nella serata di domenica 22 giugno 2025, nella sua casa di Milano, Arnaldo Pomodoro, tra i più noti scultori italiani del Novecento e punto di riferimento dell’arte contemporanea mondiale. L’artista, nato il 23 giugno 1926 a Montebello di Romagna, avrebbe compiuto 99 anni proprio il giorno successivo. La notizia è stata diffusa dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro, che ne ha ricordato il valore umano e artistico.
Le opere monumentali di Pomodoro, in particolare le celebri “Sfere con sfera”, hanno ridefinito il concetto di scultura pubblica nel corso degli ultimi settant’anni, grazie a uno stile personale in grado di unire rigore geometrico, tensione interiore e ricerca simbolica. I suoi lavori sono collocati in piazze e musei di metropoli come New York, Mosca, Los Angeles e Dublino. In Italia, la grande sfera bronzea di Pesaro è diventata uno dei simboli più riconoscibili della città.
Bronzo, geometria e memoria: una vita dedicata alla materia e alla forma
La poetica di Pomodoro è strettamente legata all’utilizzo del bronzo, materiale attraverso il quale l’artista ha scavato nella materia per esporne l’essenza più intima. Le sue superfici, spesso lucide all’esterno e complesse al loro interno, sono il risultato di un’indagine continua sulla forma e sul concetto di struttura nascosta. Tra le sue opere più note figurano: Disco Solare (1991, Mosca), Papyrus (1992, Darmstadt), Lancia di Luce (1995, Terni), Sfera con sfera (1996, ONU New York), Portale del Duomo di Cefalù (1998), Cuneo con frecce (2007, Torino).
Nel corso della sua carriera, Pomodoro ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il Gran Premio Henry Moore (1981) e il prestigioso Praemium Imperiale della Japan Art Association (1990). Fratello minore dello scultore Giò Pomodoro, ha sempre mantenuto una linea stilistica autonoma, caratterizzata da un linguaggio visivo immediatamente riconoscibile.
Scenografia teatrale e arte sacra: una visione oltre la scultura
Oltre alla scultura, Pomodoro si è dedicato alla scenografia, firmando allestimenti per importanti opere liriche come Semiramide di Rossini (1982, Teatro dell’Opera di Roma), L’Orestea di Gibellina (1983–1985), La Passione di Cleopatra (1989) e Un ballo in maschera (2005, Opernhaus di Lipsia). L’arte sacra ha rappresentato un altro aspetto significativo del suo percorso artistico, come dimostrano le opere realizzate per la Chiesa di Padre Pio, la Chiesa di Sant’Anna di Sciara e il Duomo di Cefalù.
Dal 1995, la Fondazione Arnaldo Pomodoro, oggi diretta da Carlotta Montebello, si occupa di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale dell’artista. In una nota ufficiale, Montebello ha dichiarato: “Arnaldo Pomodoro ha saputo trasformare la materia in pensiero, la geometria in emozione, il metallo in racconto. La sua opera vivrà oltre il tempo”.