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Bufera su Report: Forza Italia chiede ispezioni alla Procura, “Diffuso materiale coperto da segreto”

Forza Italia presenta interrogazioni al Ministero della Giustizia dopo la puntata di Report che ha coinvolto l’ex generale Mori e presunti condizionamenti alla Commissione antimafia.

FI chiede chiarezza sulle fughe di notizie e accusa Report di delegittimazione

Forza Italia accende i riflettori sull’ultima puntata di Report, condotta da Sigfrido Ranucci, chiedendo al Ministero della Giustizia di intervenire. Due interrogazioni parlamentari sono state presentate, una in Senato e una alla Camera, per fare luce sulla diffusione di intercettazioni coperte da segreto istruttorio e considerate, secondo gli esponenti azzurri, “irrilevanti penalmente”.

A firmare l’interrogazione al Senato sono stati Maurizio Gasparri, Pierantonio Zanettin, Adriano Paroli, Luigi D’Ambrosio Lettieri Damiani, Mario Occhiuto, Tiziana Carmela Rosaria Ternullo, Paolo Trevisi, Giuseppe De Rosa. Alla Camera, invece, la richiesta è stata sottoscritta da Pietro Pittalis, Mauro D’Attis, Chiara Tenerini, Giuseppe Castiglione, Enrico Costa, Marina Elvira Calderone e Davide Bellomo.

Il caso Mori e le accuse di interferenze nella Commissione antimafia

Nel mirino c’è il contenuto della trasmissione, che ha riportato conversazioni intercettate tra l’ex comandante dei Carabinieri Mario Mori, il suo legale Basilio Milio e il giornalista de Il Dubbio Damiano Aliprandi. Le conversazioni, secondo il racconto di un investigatore anonimo intervistato da Paolo Mondani, riguarderebbero tentativi di influenzare la Commissione antimafia, suggerendo di sollevare il senatore Roberto Scarpinato per un presunto conflitto d’interessi. Sempre secondo quanto trasmesso, Mori avrebbe cercato di introdurre nella Commissione personalità vicine a lui, tra cui Aliprandi, Milio, Giovanni Fiandaca e Giuseppe Cisterna, ma solo quest’ultimo figura tra i consulenti effettivi.

Forza Italia: “Serve un’ispezione, si viola il segreto istruttorio”

I parlamentari azzurri ritengono che le intercettazioni provengano dalla Procura di Firenze, che indaga su Mori dal 2023. Nessuna indagine, però, risulterebbe essere stata avviata sul procuratore Filippo Spiezia per violazione del segreto investigativo. I firmatari ricordano che la stessa procura vide coinvolti i PM Luca Tescaroli e Giuseppe Turco, che avevano indagato su Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri come presunti mandanti esterni delle stragi del 1993-1994.

Secondo Forza Italia, la puntata avrebbe avuto come fine ultimo quello di “delegittimare” i lavori della Commissione antimafia, che sta conducendo un’indagine sulla vicenda “mafia-appalti” avviata dai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. “Una ricostruzione – concludono i parlamentari – che contrasta con quella promossa dal senatore Scarpinato”.