Riarmo NATO, Feltri s’infuria, “Fate pure la guerra, ma lasciate morire in pace gli italiani”
Il direttore attacca il riarmo europeo e l’ipotesi di coinvolgimento dell’Italia in un conflitto: «Non siamo pronti né mentalmente né militarmente»
Il riarmo non porta la pace: «Spese folli, italiani impreparati»
«Fate tutte le guerre che volete, ma lasciate in pace l’Italia». Così esordisce Vittorio Feltri in un editoriale al vetriolo contro il crescente programma di riarmo europeo. Il bersaglio è la NATO, accusata di voler trascinare anche il nostro Paese in un conflitto mondiale. La proposta di aumentare le spese militari dal 2% al 5% del PIL viene definita «una follia» e «una celebrazione dell’assurdo», in un Paese che, secondo Feltri, non è né dotato delle infrastrutture, né della volontà popolare per affrontare un’eventuale guerra.
«Non si conquista la pace caricando i fucili», scrive Feltri, «né si ottiene il benessere moltiplicando i carri armati». L’Italia, secondo il giornalista, è impreparata a ogni livello: mancano rifugi, mezzi, equipaggiamenti, e soprattutto manca la voglia di combattere.
Una generazione smarrita, un esercito di disertori
Feltri si sofferma anche sull’ipotesi, ritenuta grottesca, di un piano di reclutamento progressivo che partirebbe dai soldati di carriera per poi coinvolgere riservisti e infine civili dai 18 ai 45 anni. «Non mi vedo certo a impugnare una pistola alla mia età», ironizza il direttore, «ma nemmeno gli altri lo farebbero. Siamo un popolo che alla prima sirena andrebbe in panico, altro che difesa nazionale».
Secondo Feltri, i giovani italiani non andrebbero mai a combattere. Non per codardia, ma perché disabituati al conflitto e convinti, anche per colpa della sinistra, che il patriottismo sia una maschera del nazionalismo autoritario. «Gli abbiamo insegnato che morire per la patria è un’esaltazione grottesca, non un dovere», scrive, accusando le piazze progressiste di simpatizzare più con Hamas che con le democrazie occidentali.
L’Europa non sa difendersi: «Ci manda occhiali e uno snack»
Feltri riserva parole durissime anche all’Unione Europea, definita «priva di anima e incapace di strategia». Emblematico l’esempio del kit di sopravvivenza illustrato da una commissaria durante una conferenza: «Un paio di occhiali, qualche contante, una pasticca per il cuore e uno snack». Per Feltri, questa sarebbe la fotografia esatta dell’inadeguatezza europea a fronteggiare una guerra vera.
E mentre altri Paesi – come Israele – combattono per sopravvivere sotto la minaccia costante dei missili iraniani, l’Italia resterebbe un bersaglio facile, incapace di difendersi anche solo logisticamente.
Il messaggio finale è provocatorio e tragico: «Non abbiamo mezzi, né volontà. Non resta che sperare che ci lascino almeno morire in pace».