Napoli, forte scossa di terremoto ai Campi Flegrei: evacuate scuole e interrotte le linee ferroviarie

Alle 12:47 una scossa di magnitudo 4.6 ha colpito l’area flegrea: evacuazioni, verifiche strutturali e cedimenti registrati sull’isolotto di Pennata a Miseno.


Scossa di magnitudo 4.6 avvertita in tutta l’area occidentale di Napoli

Un terremoto di magnitudo 4.6 è stato registrato oggi, 30 giugno, alle 12:47 nell’area dei Campi Flegrei, con epicentro localizzato a Bacoli, nei pressi del castello di Baia, a una profondità di circa 5 chilometri. L’evento, rilevato dagli strumenti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è stato avvertito con chiarezza in diverse zone della provincia di Napoli, inclusi i quartieri occidentali della città. Si tratta della scossa più intensa registrata negli ultimi quarant’anni nell’area.

Pochi minuti dopo il sisma principale, si è verificata una replica di magnitudo 2.2, con epicentro simile ma a una profondità di 4 chilometri. L’Osservatorio Vesuviano ha comunicato che è in atto uno sciame sismico, collegato al fenomeno del bradisismo, che interessa da tempo la caldera vulcanica flegrea.


Scuole evacuate e verifiche sulle infrastrutture: nessun danno a persone

A seguito della scossa, numerosi cittadini si sono riversati in strada. In diverse scuole della zona, dove erano in corso gli esami di maturità 2025, le attività sono state interrotte e gli edifici evacuati. Tra gli istituti coinvolti figura anche il “Righi” di viale Kennedy, nel quartiere Fuorigrotta. La Prefettura di Napoli ha attivato i meccanismi di coordinamento con i Comuni interessati.

La Protezione Civile ha dichiarato che, al momento, non risultano danni a persone o cose. Per ragioni precauzionali, è stata interrotta la circolazione ferroviaria sulle linee Cumana e Circumflegrea, gestite da EAV, per consentire le opportune verifiche statiche sui tracciati.

Segnalato anche un cedimento del costone roccioso dell’isolotto di Pennata, relitto vulcanico situato nel lago Miseno, nel comune di Bacoli. La frana è stata documentata fotograficamente e ricondotta al sisma odierno.


Attività sismica in aumento, sollevamento del suolo monitorato

Secondo l’ultimo bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano, tra il 16 e il 22 giugno erano stati registrati 58 terremoti, di cui 18 con magnitudo superiore a 1.0 e un massimo di 3.2. Il fenomeno del sollevamento del suolo, iniziato nel 2006, ha subito un’accelerazione nei mesi scorsi: da febbraio a marzo si è registrata una crescita media mensile di 30 millimetri, scesa a 15 millimetri a partire da aprile. In totale, negli ultimi 18 anni, il suolo nell’area flegrea si è innalzato di circa 1 metro e 50 centimetri.

Il vulcanologo Giuseppe De Natale, in precedenti dichiarazioni, ha affermato: «Altri terremoti sono possibili, finché continua il sollevamento del suolo. Occorre iniziare a pensare a un trasferimento progressivo e ben programmato di buona parte dei residenti della zona rossa».

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