Prediche anti-occidentali e attacchi al governo Meloni: al centro delle polemiche c’è l’imam Arif Mahmud, già allontanato da una moschea irregolare a Mestre.
La moschea chiusa dal Comune, ma i fedeli continuano a riunirsi
A Venezia Mestre, in via Piave, un ex supermercato trasformato in luogo di culto islamico è finito sotto i riflettori. Il Comune di Venezia aveva ordinato la chiusura dell’immobile, in quanto privo delle autorizzazioni necessarie. Tuttavia, secondo quanto riportato da Il Tempo, all’interno della struttura continuano ad accedere fedeli guidati da Arif Mahmud, figura di riferimento della comunità bengalese del territorio.
Alla base del provvedimento, non solo la mancanza di requisiti tecnici, ma anche i contenuti delle prediche, ritenute pericolose e divisive. L’imam, noto per le sue posizioni radicali, è ora accusato di alimentare un clima di odio attraverso attacchi diretti al governo italiano e alla sua presidente.
Lodi a Conte, insulti a Meloni: le frasi che infiammano la politica
Arif Mahmud, durante una delle sue ultime prediche, ha definito Giuseppe Conte “l’unico vero presidente della storia italiana”, elogiando l’ex premier per la sua “dolcezza e umanità”. Tono ben diverso, invece, nei confronti dell’attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni, definita “priva di dolcezza a causa della mancanza di educazione familiare”.
Ma le parole più dure l’imam le ha riservate a Fratelli d’Italia, etichettato come “partito di stampo post-fascista” che “mantiene nel proprio simbolo la fiamma eterna sulla tomba di Benito Mussolini”. Ha poi lanciato un allarme: “Se questa politica di odio non viene fermata, l’Europa rischia di precipitare nell’oscurità del suo passato”. Una metafora velenosa ha paragonato alcuni politici italiani ad allevatori che “nutrono l’odio verso l’Islam per ottenere voti sfruttando l’ignoranza della gente”.
Fratelli d’Italia insorge: “Nessuna tolleranza per chi semina odio”
La reazione della politica non si è fatta attendere. Sara Kelany, deputata di Fratelli d’Italia, ha condannato duramente le dichiarazioni dell’imam: “Chi viene in Italia deve rispettare le nostre leggi, inclusa la parità di genere. Non tollereremo sermoni violenti contro i nostri principi”.
La parlamentare ha ricordato anche casi analoghi: “Il governo ha già espulso figure pericolose come l’imam Zulfiqar Khan, che inneggiava ad Hamas dal Pakistan. E abbiamo denunciato pubblicamente anche il nuovo imam di Bologna per frasi inaccettabili”. La linea di Fratelli d’Italia è netta: “Chi predica odio e divide i cittadini non troverà spazio nel nostro Paese”.
Secondo le autorità, l’attenzione resta alta anche sul rispetto dell’ordinanza di chiusura. Ma il caso Mahmud, che intreccia questioni di sicurezza, legalità e convivenza, è destinato a infiammare ancora il dibattito politico.