Bari & Puglia cronaca

“La mia chemio può attendere” Marika sfida il cancro per Cesare Cremonini

A soli 28 anni, Marika Lucchese ha rinviato la chemio per essere al concerto del suo idolo allo stadio San Nicola. “Dottore, la musica è terapia”

Il sogno di Marika: ballare e cantare nonostante il tumore

Nonostante la pressione bassa, le cure oncologiche e l’ennesimo ciclo di chemioterapia in programma, Marika Lucchese, 28enne di Bari, non ha rinunciato al suo sogno: esserci, sotto il palco di Cesare Cremonini, tra i 50mila che ieri sera, venerdì 4 luglio, hanno affollato lo stadio San Nicola.

Sulla sua maglietta bianca, un messaggio forte e chiaro: “Chemio rinviata. Avevo già un appuntamento con Cesare. Dottore, la musica è comunque una terapia”. E poi le parole tratte da “Buon viaggio”: “Per quanta strada ancora c’è da fare, amerai il finale”. Un inno alla vita, quello di Marika, che da undici anni lotta contro malattie pesanti e che oggi ha deciso di regalarsi un momento di normalità e libertà.

Volere è potere, e io volevo essere lì”, ha detto. E ci è riuscita, con tutta la sua forza.

Un percorso durissimo iniziato a 17 anni

La battaglia di Marika comincia a soli 17 anni, quando scopre di avere un linfoma di Hodgkin dopo una febbre altissima durante una festa di compleanno. “All’inizio pensi che non sia giusto, che la vita faccia schifo. Poi ho reagito” racconta. Le sedute di chemio non l’hanno mai fermata: “Facevo la chemio e andavo a ballare. Avevo perso i capelli e compravo trecce ovunque. Poi di nuovo chemio”.

Il consiglio dei medici era quello di non affaticarsi troppo, ma Marika aveva già scelto come affrontare tutto: “La vita è una, anche se hai un nemico dentro”.

Diventare mamma, poi la nuova sfida

Contro ogni previsione, nonostante le cure, Marika è riuscita anche a diventare madre: “Mi avevano detto che non avrei potuto avere figli, eppure mia figlia è nata. È il mio sole”.

A settembre dello scorso anno, però, è arrivata una nuova diagnosi: carcinoma al seno triplo negativo, tra le forme più aggressive. A novembre è stata operata, poi sono iniziati di nuovo i cicli di chemioterapia. L’ultimo, l’undicesimo, era previsto proprio il giorno del concerto. Ma Marika ha scelto diversamente: “Dopo quattro cicli di chemio rossa e dieci di chemio bianca, ieri ero molto debole. Ho temuto di non farcela. Invece ce l’ho fatta”.

E così ha cantato, ha ballato e ha mostrato a tutti la sua forza: “È stato strepitoso. Con 50 Special ho dato il meglio di me. Voglio godermi tanti altri concerti. Nessuno dovrebbe convivere con un nemico dentro”.