Rimosso dall’incarico, Roman Starovoit si toglie la vita con la pistola ricevuta come onorificenza

Il corpo di Roman Starovoit è stato scoperto nella sua auto a Odintsovo. L’ex ministro dei Trasporti era stato rimosso poche ore prima dall’incarico da Vladimir Putin.

Ipotesi suicidio per l’ex ministro dei Trasporti

È stato rinvenuto senza vita Roman Starovoit, 52 anni, ex ministro dei Trasporti russo, all’interno della sua auto a Odintsovo, nella regione di Mosca. Il decesso, secondo quanto riferito da fonti investigative locali, sarebbe avvenuto per un colpo d’arma da fuoco. Accanto al corpo è stata trovata una pistola che, secondo gli inquirenti, era stata conferita a Starovoit come riconoscimento dal Ministero degli Interni nel 2023.

L’ipotesi al momento più accreditata è quella del suicidio. A riferirlo è il Comitato Investigativo della Federazione Russa, che ha avviato tutti gli accertamenti previsti per chiarire le circostanze della morte. Secondo quanto riportato da Forbes Russia, la morte sarebbe avvenuta almeno 24 ore prima del ritrovamento, probabilmente nella notte tra sabato e domenica.

La notizia del decesso è giunta poche ore dopo l’annuncio ufficiale della sua rimozione dal governo, avvenuta nella mattinata di domenica. La decisione è stata comunicata dal Cremlino attraverso i propri canali ufficiali, senza fornire motivazioni. Al suo posto è stato nominato Andrei Nikitin, già vice ministro, che ha ricevuto l’incarico ad interim direttamente dalle mani del presidente Vladimir Putin.

Indagini in corso e legami con un’inchiesta per corruzione

La figura di Starovoit era recentemente finita al centro dell’attenzione mediatica per un’inchiesta legata alla gestione di fondi pubblici. Il suo nome era stato accostato a quello dell’ex vice e successore alla guida della regione di Kursk, Alexey Smirnov, attualmente detenuto. Secondo fonti investigative, Smirnov avrebbe fornito testimonianze contro Starovoit nell’ambito di un’indagine per appropriazione indebita di oltre un miliardo di rubli, fondi destinati alla realizzazione di opere di difesa lungo il confine con l’Ucraina.

Starovoit aveva ricoperto l’incarico di governatore della regione di Kursk dal 2019 al 2024, in un periodo segnato da forti tensioni e attacchi transfrontalieri, intensificatisi dopo l’inizio delle operazioni militari russe in Ucraina. La zona era stata interessata da episodi di incursioni armate provenienti dal lato ucraino, che avevano reso l’area particolarmente instabile.

Nel maggio 2024, dopo la fine del mandato a Kursk, Starovoit era stato nominato ministro dei Trasporti, incarico mantenuto per 14 mesi fino alla revoca odierna. Secondo Andrey Kartapolov, presidente del Comitato Difesa della Duma, “si tratterebbe di un suicidio”, un’ipotesi che al momento sembra trovare conferma anche dalle prime evidenze raccolte dagli inquirenti.

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