Secondo l’EY Attractiveness Survey 2024, l’Italia segna +5% negli investimenti diretti esteri, a differenza del calo generale europeo
Meloni: “Cresce la fiducia nell’Italia, premiata la nostra visione”
«L’Italia si conferma sempre più attrattiva per chi sceglie di investire», ha dichiarato su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, commentando i risultati dell’ultima EY Attractiveness Survey 2024. I dati evidenziano un aumento del 5% nei progetti di investimento diretto estero nel nostro Paese, in netta controtendenza rispetto al resto d’Europa, dove la tendenza è invece al ribasso.
Meloni ha interpretato questi numeri come un «segnale chiaro di fiducia verso la nostra Nazione», sottolineando che stabilità, serietà e visione stanno premiando l’azione del suo governo. «Continueremo a lavorare per rendere l’Italia sempre più competitiva, sicura e dinamica. Per attrarre investimenti, creare lavoro e valorizzare il talento italiano», ha concluso.
Italia in controtendenza rispetto al resto d’Europa
La rilevazione pubblicata da EY (Ernst & Young) fotografa un panorama europeo incerto, con molti Paesi che stanno registrando un calo nell’attrattività per gli investimenti stranieri. In questo contesto, l’Italia risulta tra le poche nazioni a crescere, evidenziando un miglioramento nella percezione internazionale del sistema Paese.
Il +5% dei progetti di investimento registrati nel 2024 non solo ribalta il trend continentale, ma si inserisce in un più ampio quadro di rafforzamento della fiducia da parte degli investitori stranieri. Secondo il rapporto, ad incidere positivamente sarebbero le riforme in corso, la digitalizzazione e la stabilità politica.
Obiettivo del governo: occupazione e valorizzazione del capitale umano
Tra le priorità indicate da Meloni, c’è la volontà di trasformare l’attrattività dell’Italia in risultati concreti, a partire dalla creazione di posti di lavoro e dalla valorizzazione del talento italiano. Il governo intende quindi proseguire sulla linea delle riforme strutturali, del rafforzamento del tessuto produttivo e della semplificazione burocratica, per rendere il Paese ancora più competitivo nello scenario globale.