Il commissario europeo alla Difesa Andrius Kubilius avverte: la Russia prepara un attacco all’Europa. L’attacco in Polonia? “Un test, non un incidente”.
L’attacco in Polonia e la debolezza anti-droni
La Russia non avrebbe colpito la Polonia per errore, ma per valutare la capacità di reazione dell’Ue e della Nato. A sostenerlo è il commissario europeo alla Difesa, il lituano Andrius Kubilius, che in un’intervista ha definito Vladimir Putin “il nemico pubblico numero uno dell’Europa”. «La Russia stava semplicemente testando le capacità non solo della Polonia, ma di tutta la Nato. Ha voluto capire come avremmo reagito e quanto siamo in grado di proteggerci», ha detto l’esponente europeo. Secondo Kubilius, se la risposta politica e militare dell’Alleanza è stata positiva, meno rassicurante si è rivelato il fronte della difesa anti-droni: «Il sistema non è ben sviluppato. Gli ucraini riescono a distruggerne fino al 90%. Dobbiamo imparare da loro e costruire uno scudo europeo, fatto di barriere anti-mobilità e un muro anti-droni».
Putin e il rischio di guerra entro il 2030
Il commissario europeo ha citato rapporti di intelligence, in particolare tedeschi, secondo i quali Putin potrebbe tentare di mettere alla prova l’articolo 5 della Nato nei prossimi tre o quattro anni. «Al Cremlino stanno discutendo piani di aggressione», ha sottolineato. «Se costruiremo rapidamente le nostre capacità di difesa, come previsto dai piani Readiness 2030, potremo scoraggiare qualsiasi attacco». Proprio in questo quadro, Kubilius ha ricordato il via libera al meccanismo di prestiti per 150 miliardi di euro, a cui l’Italia partecipa attivamente, per finanziare investimenti militari e produzione di nuove tecnologie, in particolare droni.
La nuova guerra: cyber e spazio
Secondo Kubilius, la guerra ibrida è già in corso e si combatte soprattutto nel cyberspazio. «I russi ci attaccano disturbando i segnali GPS. Non si tratta di incidenti: più del 40% dei voli in Europa subisce disturbi o falsificazioni dei sistemi di navigazione», ha spiegato, ricordando come solo in Lituania siano stati registrati oltre mille episodi in un mese. Anche la tecnologia spaziale sarà decisiva: «Il posizionamento delle armi e dei droni dipende dai nostri sistemi nello spazio. Per questo dobbiamo rafforzare Galileo e Copernicus, evitando di dipendere da Starlink». Infine, il commissario ha ribadito senza esitazioni: «Nei documenti Nato è scritto chiaramente: Putin è la minaccia numero uno per l’Europa. Se vogliamo la pace, dobbiamo prepararci alla guerra».