Ilaria Salis sostiene lo sciopero pro-Palestina: pioggia di critiche e scontri a Milano

L’eurodeputata Ilaria Salis difende lo sciopero nazionale contro la guerra in Medio Oriente. Polemiche sui social e tensioni alla Stazione Centrale di Milano.

Il post di Ilaria Salis e le reazioni

“Di fronte a un genocidio, alle complicità e all’inazione, sospendere il normale corso delle cose per lanciare un messaggio chiaro e forte è non solo giusto, ma necessario”, ha scritto l’eurodeputata di Avs Ilaria Salis in un post pubblicato sui social. La parlamentare ha definito lo sciopero nazionale indetto in segno di protesta contro la guerra in Medio Oriente come “la scintilla che fa ardere il fuoco della solidarietà”.
Come già accaduto in altre occasioni, le sue parole hanno scatenato una valanga di critiche. Molti utenti l’hanno accusata di appoggiare posizioni considerate filo-palestinesi e di ignorare la complessità della situazione. “Avete stancato con queste trovate ProPal di estrema sinistra che trasudano antisemitismo”, scrive un utente. Altri puntano il dito contro la frequenza degli scioperi: “Ne fate troppi, la gente ne ha le palle piene. Rinuncia al tuo stipendio e lascia lavorare chi fatica ogni giorno”.

Tensioni alla Stazione Centrale di Milano

La giornata di mobilitazione ha registrato momenti di forte tensione in diverse città. A Milano, in particolare, la situazione è degenerata alla Stazione Centrale, dove le forze dell’ordine hanno lanciato lacrimogeni all’interno dell’atrio per disperdere i manifestanti pro-Palestina. Il fumo ha invaso la zona costringendo numerosi turisti a scavalcare i cancelli con le valigie in mano pur di uscire dall’edificio. Le cariche della polizia sono proseguite nel tentativo di impedire l’ingresso dei manifestanti e riportare la situazione sotto controllo.

Un tema che divide

Le dichiarazioni di Ilaria Salis confermano la sua linea di forte impegno sul fronte internazionale e hanno acceso nuovamente lo scontro politico e mediatico in Italia. Da un lato i sostenitori, che vedono nello sciopero un atto di coraggio e solidarietà, dall’altro i detrattori che accusano l’eurodeputata di estremismo e di ignorare le difficoltà quotidiane dei lavoratori italiani. Intanto, la protesta nelle piazze e nelle stazioni mostra quanto il tema della guerra in Medio Oriente continui a spaccare l’opinione pubblica e a generare tensioni anche sul territorio nazionale.

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