Marche, Donzelli ironizza “Non erano l’Ohio d’Italia?” e Boccia minimizza: “È solo un voto locale”

Dopo la vittoria di Francesco Acquaroli, Giovanni Donzelli punge il Pd: “Le Marche non erano l’Ohio d’Italia?”. Boccia replica: “Riguarda solo i marchigiani”.

Donzelli: “Profetico sul Pd”

La vittoria di Francesco Acquaroli nelle Marche ha scatenato le prime reazioni politiche. A mettere subito il dito nella piaga è stato Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia: «Ora che Acquaroli ha vinto parleranno di voto locale. Ma le Marche non erano l’Ohio d’Italia?». Una battuta profetica, visto che pochi minuti dopo dal Pd è arrivata puntuale la linea difensiva, con l’ex ministro Francesco Boccia incaricato di ridimensionare la portata del risultato.

Boccia minimizza la sconfitta

«Aspetterei a commentare i dati definitivi quando saranno disponibili», ha dichiarato Boccia, sottolineando come il voto marchigiano «riguardi i marchigiani, così come le prossime elezioni riguarderanno calabresi, toscani e campani». Per il dirigente dem si tratta di una conseguenza della frammentazione del calendario elettorale, che il governo non è riuscito a unificare in un turno unico. Secondo Boccia, «se i dati verranno confermati, purtroppo per i marchigiani non cambierà nulla, soprattutto nella sanità».

La linea del Pd dopo la sconfitta

Nonostante la sconfitta riconosciuta da Matteo Ricci, candidato del centrosinistra, Boccia ha elogiato la sua campagna elettorale definendola «generosa e appassionata». Ha poi aggiunto che il vantaggio di Acquaroli potrebbe ridursi nei dati finali e che il vero obiettivo non è essere primo partito, ma vincere le elezioni. Infine, ha ribadito la linea minimizzante: «Questo risultato riguarda le Marche e non il resto del Paese». Una frase che sembra confermare la previsione di Donzelli e che ha già alimentato la polemica politica.

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