Verona, tragedia durante un’operazione di sgombero: esplode un casolare, tre carabinieri morti

Tragedia a Castel d’Azzano: un casolare salta in aria durante un’operazione di sgombero. Tra le macerie, tre carabinieri perdono la vita.

La deflagrazione nella notte e la strage dei militari

Un’esplosione devastante ha sconvolto la quiete di Castel d’Azzano, in provincia di Verona, nella notte tra lunedì e martedì. Erano circa le 3.15 quando una deflagrazione ha distrutto un casolare a due piani in cui si trovavano tre occupanti e le forze dell’ordine impegnate in un’operazione di sgombero. Il bilancio è drammatico: tre carabinieri sono morti e una decina di persone, tra militari e agenti di polizia, sono rimaste ferite.
Secondo le prime ricostruzioni, al momento dell’intervento i carabinieri avevano tentato di entrare nell’abitazione, quando una potente esplosione ha fatto crollare l’intera struttura. Sul posto erano presenti anche i Vigili del fuoco, che hanno lavorato per ore tra le macerie per estrarre i corpi dei militari, ma per loro non c’è stato nulla da fare. Tra gli occupanti del casolare, una donna è rimasta gravemente ferita: sarebbe stata lei, secondo le prime ipotesi investigative, a innescare la deflagrazione.

Fermati due fratelli, un terzo è ricercato

Dopo la tragedia, le forze dell’ordine hanno fermato due fratelli di circa 60 anni, mentre un terzo familiare risulta ancora ricercato nella zona. Anche la donna fermata, rimasta ferita nell’esplosione, è ora piantonata in ospedale. A riferire i primi dettagli è stato Antonello Panuccio, vicesindaco di Castel d’Azzano, che a Rainews24 ha dichiarato: «Nel casolare abitavano tre fratelli. Sembra che avessero da tempo delle bombole depositate e abbiano fatto saturare il sottotetto per farlo esplodere. Il tutto è accaduto stanotte alle 3.15 circa».
Le indagini, coordinate dalla Procura di Verona, si concentrano sulla dinamica e sulle intenzioni dei tre fratelli, che avrebbero cercato in tutti i modi di impedire lo sgombero dell’abitazione. L’operazione era stata programmata da tempo, dopo vari tentativi falliti, a causa delle resistenze dei residenti. I tre avrebbero più volte minacciato di “farsi saltare in aria” se qualcuno avesse tentato di farli uscire di casa.

L’intervento dei reparti speciali e il dolore delle istituzioni

Vista la delicatezza della situazione, sul posto erano stati inviati militari dei reparti speciali dei carabinieri di Padova e Mestre, insieme agli agenti dell’Uopi, unità operative della Direzione Centrale Anticrimine. In supporto, anche squadre dei Vigili del fuoco e personale medico dell’ospedale locale. L’esplosione, però, ha colto tutti di sorpresa, trasformando l’operazione in un inferno di fuoco e detriti.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, intervenuto telefonicamente a Uno Mattina News su Rai 1, ha definito la tragedia «un bilancio molto doloroso e drammatico». «Era un’operazione congiunta – ha spiegato – nel momento dell’accesso forzoso i testimoni hanno raccontato che è stato subito percepito l’odore di gas e qualche istante dopo c’è stata la deflagrazione. È molto prematuro trarre conclusioni, ma ci sono tre deceduti, militari dell’Arma dei carabinieri, e diversi feriti anche tra gli altri militari e agenti».
Secondo le prime ipotesi, qualcuno all’interno avrebbe aperto deliberatamente una bombola del gas, saturando l’ambiente fino a provocare l’esplosione. Gli inquirenti stanno verificando se si sia trattato di un gesto volontario o di un atto disperato.

Castel d’Azzano sotto shock

La piccola cittadina del veronese si è svegliata sconvolta. Le sirene, il boato nella notte e la notizia della morte di tre servitori dello Stato hanno lasciato attoniti i residenti. Il Comune ha espresso cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime, mentre la zona dell’esplosione è stata completamente isolata per consentire le operazioni di bonifica e messa in sicurezza. La procura ha disposto il sequestro dell’area e l’apertura di un fascicolo per omicidio plurimo e strage colposa.

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