Roma, studente autistico precipita dal quarto piano, la prof non era con lui: “Vostro figlio è a scuola oggi?”

Alessio, 17 anni, è caduto dal quarto piano del liceo Caravillani di Monteverde: oggi non cammina più. La docente di sostegno rischia il processo.
Il dramma di Alessio al liceo Caravillani
Aveva solo diciassette anni Alessio, lo studente del quartiere romano di Monteverde affetto da disturbo dello spettro autistico che, il 27 maggio 2024, è precipitato dal quarto piano del liceo artistico Caravillani di Roma. Da quel giorno non cammina più. Secondo la procura, a causa di una breve ma fatale assenza della sua insegnante di sostegno, il ragazzo si è allontanato dall’aula, ha salito quattro rampe di scale e si è sporto da una finestra, cadendo nel vuoto. Le accuse nei confronti della docente sono pesanti: abbandono di persona incapace e lesioni gravissime. La procura di Roma ha chiuso le indagini e ha chiesto il rinvio a giudizio.
Un ragazzo che non poteva restare solo
Per Alessio, ogni giornata a scuola richiedeva la costante presenza di qualcuno accanto: l’insegnante di sostegno, un educatore o un compagno di classe. Così era stato stabilito negli accordi tra la famiglia e l’istituto scolastico, proprio per evitare situazioni di rischio. Ma quella mattina qualcosa è andato storto. La docente si sarebbe allontanata dall’aula per pochi minuti, senza affidare il ragazzo a nessuno. In quell’intervallo di tempo, il 17enne ha iniziato a vagare per i corridoi, fino a raggiungere il quarto piano. Da lì il gesto, inspiegabile e tragico, che ha cambiato per sempre la sua vita.
Non era la prima volta che Alessio manifestava comportamenti pericolosi. Qualche mese prima un professore lo aveva sorpreso mentre si sporgeva da una finestra, tanto che la scuola aveva deciso di trasferire l’intera classe al piano terra per garantire maggiore sicurezza. Il 27 maggio, tuttavia, nonostante questa precauzione, il ragazzo è riuscito a salire fino al quarto piano, dove si è consumato il dramma.
La chiamata che ha gelato i genitori
L’allarme è partito dall’autista dello scuolabus, che ogni giorno aspettava Alessio all’uscita. Non vedendolo arrivare, ha telefonato ai genitori chiedendo: “Vostro figlio è a scuola?”. Pochi minuti dopo, le ricerche frenetiche hanno portato alla tragica scoperta: uno studente ha visto il corpo del ragazzo riverso sull’asfalto. Trasportato d’urgenza all’ospedale San Camillo, è stato sottoposto a diversi interventi chirurgici alle gambe. Nonostante la lunga riabilitazione, oggi il giovane non riesce più a muoverle.
La vicenda ha scosso profondamente il quartiere di Monteverde e riaperto il dibattito sull’assistenza agli studenti con disabilità. Secondo gli inquirenti, la docente avrebbe violato l’obbligo di vigilanza, lasciando da solo un ragazzo che non poteva essere privo di supporto. Per questo la procura chiede il processo, mentre la famiglia di Alessio attende giustizia per una tragedia che non sarebbe mai dovuta accadere.

Lascia un commento