Fabio Fazio: “La prima serata parte alle 22, è l’anno più difficile”. Littizzetto: “La gente lavora, è irrispettoso”

Al Festival dello Spettacolo, il conduttore e la comica commentano la nuova sfida televisiva tra “Affari Tuoi” e “La Ruota della Fortuna” e il cambiamento degli orari tv.

Fazio: “È una ripartenza difficile, serve ripensare gli ascolti”
Un confronto tra giganti della televisione, ma anche una riflessione sulla trasformazione del piccolo schermo. Durante il Festival dello Spettacolo organizzato da Tv Sorrisi e Canzoni, Fabio Fazio e Luciana Littizzetto hanno affrontato il tema della “nuova guerra dell’access”, la fascia preserale che vede opposti Gerry Scotti con La Ruota della Fortuna e Stefano De Martino con Affari Tuoi.
“È una vera rivoluzione”, ha dichiarato Fazio. “La domenica ormai c’è un accanimento che non c’era mai stato prima. E poi siamo di fronte a una variabile enorme: la prima serata parte alle 22. Non ha più senso misurare gli ascolti come una volta. Questa è una ripartenza, ma anche l’anno più difficile per chi fa televisione”.
Il conduttore ha poi commentato i risultati positivi del suo programma Che tempo che fa, che dopo il trasferimento dalla Rai al Nove è riuscito a mantenere un pubblico quasi identico. “Era impensabile. Nessuno poteva prevederlo”, ha ammesso, spiegando come il successo sia anche merito del celebre “tavolo”: “È il mio sogno da sempre, farei solo quello. È figlio della scuola di Renzo Arbore, è pieno di improvvisazione, e mi diverto come un pazzo”.

Littizzetto: “Far iniziare la prima serata alle 10 è mancanza di rispetto”
Accanto a lui, Luciana Littizzetto ha espresso un’opinione decisa sulla scelta dei network di spostare l’inizio dei programmi principali sempre più tardi. “C’è della cecità – ha detto senza mezzi termini –. La gente la mattina va a lavorare. Far cominciare la prima serata alle 10 vuol dire non rispettare il pubblico”.
Un commento che ha raccolto il consenso del pubblico in sala e che riflette una sensazione condivisa da molti telespettatori, sempre più spesso costretti a rinunciare a vedere in diretta i programmi di punta a causa degli orari notturni.

La querela a Littizzetto: “Era una letterina di pace”
A margine dell’incontro, la comica torinese ha anche rivelato un episodio legato a una querela ricevuta per un suo monologo della passata stagione. “Mi ha querelato un sergente dell’esercito in pensione – ha raccontato –. Io avevo letto una letterina di pace indirizzata a Ursula von der Leyen, parlando con ironia del riarmo europeo. Il mio tono era satirico, non offensivo”.
Il riferimento era a un intervento trasmesso a marzo, quando la Littizzetto aveva ironizzato sulla storia militare italiana: “Noi italiani non siamo capaci di fare le guerre, facciamo cagarissimo a combattere. Dai libri di storia si vede che, da Caporetto alla campagna di Russia, sono più le volte che abbiamo perso. Con 800 miliardi ci paghi il ponte sullo Stretto, ma tra Palermo e Cagliari”.
Una battuta che, sebbene controversa, rientra nello stile pungente e provocatorio che da anni caratterizza la comica.

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